Giacomo Beretta, attaccante classe 1992 di proprietà del Milan in prestito alla Pro Vercelli e che in passato ha giocato, fra le altre, anche con il Lecce e Genoa, è stato intervistato da Calciomercato.com, per parlare dei propri obiettivi futuri, nei quali rientra anche un ritorno in rossonero.
Beretta, come sta andando il tuo ambientamento alla Pro Vercelli?
“Qui a Vercelli mi sto trovando molto bene, c’è un bel gruppo e mi sto ritagliando il mio spazio e stiamo facendo un buon lavoro, dobbiamo continuare su questa strada”.
Sei di proprietà del Milan da diverse stagioni e vai sempre in giro in prestito, ti ha un po’ stancato questa situazione?
“Sicuramente se in carriera riesci a militare sempre nella stessa squadra è più facile perchè ti ambienti, cambiando ogni anno non è facile. Nonostante questo io sono uno che ha girato diverse squadre ma che si ambienta facilmente. Sono sincero, mi piacerebbe fermarmi più anni nella stessa squadra”.
Il tuo obiettivo per l’anno prossimo è quello di tornare al Milan?
“No, non ci penso. Voglio fare bene quest’anno e poi tutto quello che verrà lo accetterò di buon grado”.
Ma tu speri un giorno di tornare a vestire la maglia rossonera?
“Certo, questo è il mio più grande sogno nel cassetto. Devo lavorare duramente per poter dimostrare di meritare il Milan”.
Ricordi quando Galliani, parlando di te, sbagliò a dire il tuo anno di nascita?
“Non ricordo questa frase di Galliani sinceramente, (ride, ndr)”.
Senti ancora qualcuno del Milan?
“Si, sento qualche fisioterapista e qualche ex compagno della Primavera. Qualche contatto l’ho mantenuto”.
Quanto militavi in Primavera e ti allenavi con la prima squadra quali erano i giocatori che davano più consigli ai giovani:
“Generalmente tutti, ma Gattuso, Pirlo, Ambrosini e proprio Inzaghi erano quelli che aiutavano di più noi giovani quando ci allenavamo in prima squadra”.
Redazione MilanLive.it