L’ex capitano dell’Inter Beppe Bergomi, in un’intervista ai colleghi di PianetaMilan, ha parlato del derby della prossima settimana tra Milan e Inter, e dell’esonero a sorpresa in casa nerazzurra di Walter Mazzarri. Sulle stracittadine passate: “Ho giocato ogni sorta di derby, quelli contro Gullit e Van Basten ad esempio, in cui perdevamo magari 2-0 senza superare mai la metà campo. Poi ci sono stati derby equilibrati, di alta classifica.”
Sull’addio di Mazzarri e la scelta di Roberto Mancini: “Dispiace per Mazzarri, perché avrebbe avuto bisogno di più tempo per entrare in sintonia con la squadra. Però la scelta di Mancini è ottima, il meglio per l’Inter. Farà bene!”
Sul derby di domenica prossima: “Questo è un derby in cui le due squadre in questo momento rispecchiano le difficoltà che hanno i due club. Quando tu abbassi il monte ingaggi di una squadra poi diventa difficile. Nel calcio di oggi vince chi ha il monte ingaggi più alto. Poi ci sono le eccezioni. Però in Italia la Juventus ha il monte ingaggi più alto e vince; in Europa è così per il Bayern ed il Real Madrid. Poi, ripeto, ci sono eccezioni come il Borussia Dortmund e l’Atletico Madrid. Però in generale è così.”
Un’opinione sulla scelta del Milan di affidare la panchina a Pippo Inzaghi: “Conosco bene Pippo, ci ho fatto un mondiale assieme, so che è un ragazzo estremamente maniacale nelle sue cose. Io non conosco le ragioni che hanno spinto la società ad affidargli la squadra, però vedo lo spirito giusto. Il Milan ha voluto cambiare; ci ha provato l’anno scorso con Seedorf, che tra l’altro secondo me ha fatto bene, perché ha recuperato 9 punti all’Inter. Quest’anno ci sta provando con Inzaghi, però rispetto all’anno scorso – prosegue – lo sta facendo nella maniera giusta, perché la società lo protegge, gli hanno dato uno staff importante, per tante cose. Rispetto all’Inter, è il Milan che dovrebbe fare di più perché i rossoneri hanno una rosa più matura.”
Bergomi poi analizza le prestazioni altalenanti del Milan, come quella a San Siro contro il Palermo: “Penso che in quella partita mancasse il giocatore più importante, quello che dà equilibrio, che è Bonaventura. Il Milan – continua – senza di lui va in difficoltà e non è stata brava a reagire. Però è la squadra in Italia che riparte meglio. Anche se difende bassa poi ha gente che ribalta l’azione velocemente.”
Additato come il “nuovo Maldini”, Mattia De Sciglio non sta mantenendo le aspettative che si erano creato intorno a lui: “Il problema è solo nostro, – riferisce Bergomi – è di questo mondo che ha sempre molta fretta di dare giudizi positivi o negativi. Oggi manca la pazienza. Sono ragazzi giovani che hanno degli alti e bassi. Io penso che non sarà mai Maldini, perché non ha la sua fisicità. Paolo era un metro e novanta, non lo saltavi mai e aveva una cattiveria agonistica unica nel suo genere! De Sciglio è meno fisico, è un po’ più tecnico, è meno difensore, ha meno forza. Sarà sicuramente un giocatore da Milan, però non sarà mai Maldini.”
Infine un pronostico sul piazzamento di Milan e Inter alla fine di questo campionato: “Se la giocheranno fino alla fine. Io vedo Juve, Roma e Napoli che sono superiori. Poi le milanesi devono stare in quel gruppo dove c’è la Sampdoria, la Lazio, dove secondo me tornerà la Fiorentina. Dovranno giocarsela con loro. Non so se una delle due arriverà terza, ma io dico che il Napoli è più forte delle altre. Poi – conclude – ci può stare tutto”.
Redazione MilanLive.it