Demetrio Albertini, ex giocatore del Milan ed è vicepresidente della Figc, è intervenuto ai microfoni di Milan Channel per commentare il prossimo derby tra i rossoneri e l’Inter che si disputerà a San Siro dopo la sosta per le nazionali: “Milan e Inter sono due cantieri aperti al momento, è normale che si cerchi la quadratura. Adesso i due allenatori devono ritrovare lo spirito d’appartenenza per poi costruire altri aspetti. Sarà un derby dove andremo allo stadio e non sapremo cosa ci aspetteremo“.
Il calcio italiano è in difficoltà e dovrebbe puntare di più sui giovani. Ciò viene ripetuto da anni ma ancora nei fatti non vede molto di concreto. Albertini sul tema si è espresso così: “I settori giovanili sono sempre distaccati dai programmi societari ed è sempre difficile che i ragazzi vadano in pianta stabile con la prima squadra. Ci sono investimenti, ma non si ha la possibilità di raccogliere i frutti come si faceva una volta“.
Sulla questione relativa all’introduzione alle squadre B sul modello tedesco e spagnolo ha invece commentato: “Il problema è che penso io che vadano bene, non gli altri. In altre 5-6 nazioni esistono con tipologie differenti. Bisognerebbe crearne un all’italiana e non copiare le altre. Bisogna far fare delle esperienze ai giovani, così se la prima squadra ha bisogno può attingere a questi giocatori. C’è un dato che rende l’idea: da noi mediamente per arrivare alle 100 partite in A ci vogliono 27 anni. Da altre parti a 23-24 anni. E lì arrivano già preparati per giocare“.
Redazione MilanLive.it