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Categorie: Approfondimenti

Pippo, così non va. Milan senza gioco e senza cuore. Già esaurito l’entusiasmo?

Milan-Palermo (Getty Images)

Davvero brutta la sconfitta del Milan a San Siro contro il Palermo. Per la squadra di Filippo Inzaghi, che aveva rischiato già a Cagliari di perdere, questo è un brutto k.o. I rossoneri erano chiamati a vincere per restare aggrappati al terzo posto dopo i due poco entusiasmati pareggi consecutivi, ma hanno offerto una prestazione davvero pessima fallendo l’obiettivo.

 

Il Milan ha dimostrato di non avere idee, di non avere un gioco e di aver smarrito il cuore e la grinta delle prime partite. La carica di entusiasmo portata da Inzaghi a Milanello sembra essersi già esaurita e di partita in partita vengono sempre più fuori tutte le lacune di una squadra che è stata costruita con poca logica senza pensare che centrocampo serve gente di un certo spessore qualitativo per produrre un gioco efficace. Qualche occasione da gol è stata creata, ma si è trattato di fiammate occasionali. Difensivamente i soliti disastri con un Zapata protagonista in negativo di entrambe le reti del Palermo. Tra i peggiori sicuramente Menez, a tratti veramente irritante nella sua ricerca del dribbling.

 

Dopo le prime vittorie ci si si era probabilmente illusi sulla reale forza di un Milan che deve lavorare tanto per poter lottare per il 3° posto. Perdere con la Juventus e pareggiare con la Fiorentina ci  può stare, ma subire in questa maniera Cagliari e Palermo è inaccettabile. I giocatori sono scesi in campo molli e quasi svogliati, non avevano fame di vincere. E se dopo l’intervallo ci si attendeva un rientro in campo di carattere e personalità, ci si è dovuti presto accorgere che la trama del match non sarebbe cambiata in positivo. I rosanero non hanno infatti faticato a tenere a bada gli sterili attacchi del Milan.

 

Inzaghi si è assunto le sue responsabilità, così come ha fatto Abate per conto dei giocatori. Chi non ammette mai di sbagliare sta più in alto. Quando mai si è sentito Adriano Galliani ammettere errori in sede di mercato? Raro è persino leggere qualche giornalista che lo critica di fronte ad alcuni fatti evidenti. Stesso discorso per Silvio Berlusconi, che con quale visita a Milanello pensa di essere tornato ad essere il presidente perfetto. Invece sta facendo qualcosa di assolutamente normale essendo i patron del club. Visite che ormai sembrano più dannose che utili dato che sembra voler imporre le proprie idee ad un Inzaghi già in difficoltà per conto suo e che non ha bisogno di ulteriori pressioni interne.

 

Il prossimo impegno è contro una Sampdoria in splendido stato di forma, servirà un approccio diverso alla gara. In settimana bisognerà lavorare molto sugli errori commessi ieri sera per presentarsi all’appuntamento di Marassi con un piglio decisamente diverso se l’obiettivo è quello di fare risultato e di rilanciare la propria candidatura per il terzo posto.

 

Matteo Bellan

 

Scritto da
Matteo B.