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Categorie: Approfondimenti

Al Milan manca lo step decisivo. Tanti dubbi, qualche certezza

L’ammonizione di Doveri per Muntari (Getty Images)

Non ci si può più nascondere, Inzaghi ha riportato entusiasmo, risolvendo innumerevoli problemi di gioco e soprattutto mentali. Quello che non è ancora riuscito ad ottenere dal proprio Milan, è quella qualità in mezzo al campo utile a risolvere partite ingarbugliate come quella contro il Cagliari.
Si perché quando ti trovi davanti una squadra ben organizzata, ed un pubblico sugli spalti molto ‘caldo’, l’unico modo che si ha per non cadere sotto i loro colpi, è quello di gestire il possesso palla provando ad imprimere i propri ritmi alla partita.

 

Proprio quello che non è accaduto nella sfida di Cagliari: pronti via, Rami si deve improvvisare portiere per salvare un gol praticamente già fatto.
I padroni di casa continuano ad attaccare senza mai dare spazio agli avversari tranne in un paio di occasioni su Abate e Bonaventura in cui usano saggiamente il fallo, tra l’altro con lo stesso Avelar, che in meno di 10 minuti rischia il doppio giallo. Al 24′ Ibarbo sblocca la partita grazie alla complicità di Abate, Abbiati e De Sciglio.
Abate non solo è in ritardo su Sau, ma gli lascia tutto lo spazio per mettere il cross sulla testa del compagno. De Sciglio non copre preventivamente il taglio del colombiano, e Abbiati è impreciso nella chiusura.
Fortunatamente appena 10 minuti dopo, Bonaventura si inventa il tiro-cross che inganna il portiere avversario, imitando un celebre gol di Shevchenko alla Juventus, con la piccola differenza che all’epoca l’ucraino saltò appena mezza squadra bianconera!

 

La partita, gol a parte, prosegue sempre con lo stesso canovaccio: gli uomini di Zeman creano pericoli continui, il Milan si difende come può, e sporadicamente prova anche qualche azione che non risulta quasi mai insidiosa.
A mente fredda, ai punti il Cagliari avrebbe meritato la vittoria a mani basse, fortunatamente per i rossoneri, non sono stati abbastanza precisi e fortunati nelle conclusioni. Il merito è anche di Abbiati che in paio di occasioni è riuscito a sbarrare la strada.

 

E’ chiaro che la mancanza di occasioni pericolose in zona offensiva, è da imputare principalmente a due cause: il periodo non troppo felice del tridente d’attacco, e la totale assenza di rifornimenti dal centrocampo.
Non considero il terzo fattore, ovvero quello legato alla forza dell’avversario, perché, con tutto il rispetto per il Cagliari, ma non era né il Bayern Monaco né tanto meno il Real Madrid.
Entrambi i fattori andrebbero discussi, ma dal punto di vista offensivo non ci si può lamentare dato che i rossoneri viaggiano ad una media di 2 gol a partita avendo siglato 18 gol in 9 partite.

 

Resta dunque da analizzare la questione centrocampo. Se in zona difensiva, tutti gli interpreti, o quasi, fanno il proprio lavoro, in fase di costruzione non è la stessa cosa. Nell’analisi tattica della partita, in fase di possesso palla il Milan non passa mai, o quasi, dagli interni di centrocampo. Ieri l’interno di destra era Giacomo Bonaventura, che gol a parte, ha provato qualche giocata provando a dare le geometrie e i tempi alla squadra, mentre dall’altra parte, Muntari non riceveva mai palla se non in zona tiro. Eppure a inizio partita, De Jong ci aveva provato, esattamente al minuto 11:06 del primo tempo, ma il ghanese era riuscito a perdere il pallone concedendo una ripartenza agli avversari, poi prontamente stoppata dallo stesso De Jong. Da quel momento in poi, l’olandese non ha più passato il pallone a Muntari, riducendo a due le sue soluzioni di passaggio: o sulle fasce, o a Bonaventura.

 

La prossima partita del Milan sarà contro il Palermo, e il centrocampo dovrà inevitabilmente cambiare, proprio a causa dell’assenza per squalifica di Muntari. Staremo a vedere come mister Inzaghi ridisegnerà la squadra, con la speranza che a centrocampo, pur consapevoli che i miracoli non esistono, la storia possa cambiare.
La difesa, in un modo o in un altro, sta comunque migliorando; l’attacco, come detto in precedenza, in questo momento non è discussione.
Se anche il centrocampo farà dei passi avanti rispetto alle precedenti uscite, magari con qualche nuovo innesto dal mercato, magari col rientro di Montolivo, siamo sicuri che questo Milan potrà ritornare a dare soddisfazioni ai propri tifosi, e al suo presidente che pretende il bel gioco.

 

Giacomo Giuffrida www.MilanLive.it
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Scritto da
Giacomo Giuffrida