Quando il Milan nel precampionato subiva imbarcate negli Stati Uniti erano in pochi a pensare che a questo punto della stagione la squadra potesse trovarsi al quarto posto in classifica ad un solo punto dal terzo posto valido per l’accesso al playoff di Champions League, obiettivo fissato dalla società e sul quale Filippo Inzaghi si è dimostrato finora più cauto. Non è un Milan certo straripante dal punto di vista del gioco quello visto a Verona, è stato cinico oltre che fortunato in occasione dell’autogol di Marques.
Nella fase difensiva la squadra rossonera deve migliorare ancora tanto. Oggi i ragazzi di Andrea Mandorlini hanno avuto tante occasioni chiamando Abbiati a compiere almeno 3 interventi prodigiosi. L’assenza a centrocampo di De Jong si è fatta sentire considerando che il suo posto è stato preso da un Essien che finora era sempre stato deludente e che probabilmente non ha il ritmo partita. L’olandese tornerà con la Fiorentina e speriamo dunque di soffrire meno contro un avversario che comunque è di altra fattura rispetto al Verona.
Il giocatore che fa più notizia è Honda, arrivato al sesto gol stagionale e sempre più una conferma in questo Milan. La scorsa stagione è alle spalle e in questa si è presentato fin da subito come in killer infallibile in area di rigore, soprattutto se pensiamo che ora è capocannoniere della Serie A assieme a Tevez. Il giapponese è bravo ad essere sempre al posto giusto nel momento giusto e fisicamente sembra veramente rinato.
Menzione positiva anche per El Shaarawy, che non era titolare dall’esordio a San Siro contro la Lazio. Come allora, anche oggi un assist gol per Honda e diversi spunti interessanti. A questo ragazzo manca solo la rete per sbloccarsi e ritrovare fiducia in sé. Speriamo che nessuno monti casi strani per la sua uscita dal campo con annessa reazione delusa per il cambio effettuato da Inzaghi. Non ce n’è motivo. Il Faraone è uno che ci tiene a fare sempre bene e ha dimostrato di saper fare autocritica. Nelle prossime partite migliorerà.
Capitolo Torres. Lo spagnolo fa i movimenti giusti in attacco e la dimostrazione sta ad esempio nel primo gol di Honda dove compie un taglio decisivo portando via un uomo e consentendo al giapponese di calciare indisturbato. Gli manca però segnare, che è il motivo per il quale è stato acquistato. Inzaghi ha il compito di recuperare anche lui dopo aver rigenerato Abate e Honda. El Nino seguendo le indicazioni di Pippo può dare al Milan quell’apporto realizzativo che serve per rendere la squadra ancora più competitiva e temibile nella corsa Champions.
Matteo Bellan