Il difensore della Juventus Giorgio Chiellini, intervistato quest’oggi dalla Gazzetta dello Sport, ha svelato la sua passione per il Milan quando era molto giovane, parlando dei suoi idoli speciali e degli esempi in campo e fuori: “Io credo che non si sia idoli solo ‘durante’: è importante essere idoli soprattutto ‘dopo’, quando tutto finisce. Ecco, Paolo Maldini è stato un modello soprattutto in questo. Per come ha giocato, certo: quando da tifoso del Milan compravo astuccio e quaderno rossoneri era per lui e Franco Baresi. Da ragazzino per anni ho sognato la sua maglia e poi l’ho avuta un giorno a San Siro, peccato che mi è toccato scambiarla dopo aver perso 6-0, e avevo pure fatto autogol.
Continua il centrale bianconero: “A quei tempi giocavo terzino sinistro: ero un giocatore molto diverso da lui, ma come facevo a non guardarlo? Però, dicevo: come ha lasciato mi ha colpito ancora di più. Il passo finale con quei fischi dei suoi tifosi è stato un brutto spettacolo eppure lui è stato bello anche quel giorno, a testa alta, come quando giocava. E come ha camminato pure dopo: in disparte, senza polemiche, senza voler apparire per forza, senza ‘vendersi’ a nessuno per avere un ruolo. Ecco, non so come sarà il mio addio al calcio, ma spero sia pulito come il suo”.
Redazione MilanLive.it