Non vi è prova che la società Velvet dell’ex capitano della Nazionale e del Milan Paolo Maldini abbia versato denaro a un funzionario della Agenzia delle Entrate, né risulta che l’ex calciatore abbia conseguito dal funzionario “illeciti vantaggi fiscali”. Lo scrivono i giudici della II sezione della Corte d’appello di Milano assolvendo Maldini, difeso dall’avvocato Danilo Buongiorno, dall’accusa di corruzione e accesso abusivo in sistema informatico.
Redazione Milanlive.it