Il dg del Parma Pietro Leonardi, durante la conferenza stampa di presentazione del mediano Mariga appena arrivato a parametro zero, ha rivelato una scottante verità sulle condizioni di Jonathan Biabiany, attaccante vicinissimo ai rossoneri poche settimane fa:
“Parlo a nome di società, giocatore e rappresentanti di giocatore. Jonathan Biabiany ha fatto la visita d’idoneità il 10 luglio scorso a Parma e ha ottenuto l’idoneità. Successivamente, il 1 settembre, durante la visita d’idoneità effettuata a Milano è comparsa un’aritmia mai registrata precedentemente. A quel punto, quando Jonathan è rientrato a Parma, è stato sottoposto a ulteriori accertamenti diagnostici. Sulla base di questi, e sentiti anche consulenti esterni a cui la società si è rivolta, in questo momento è stato deciso di sospendere l’attività agonistica per un periodo di tempo limitato, durante il quale il calciatore sarà monitorato e sottoposto ad ulteriori accertamenti per verificare il momento dell’eventuale ripresa dell’attività agonistica. Questo problema è stato comunicato dal Milan post trattativa ed è estraneo a essa. Jonathan potrebbe giocare perché ha l’idoneità, avremmo potuto mandarlo in campo, ma fino a quando non avremo certezze non verrà utilizzato pur avendo l’idoneità in corso. Questi non sono temi da scoop giornalistico, purtroppo invece qualcuno l’ha fatto. E’ brutto mettere un’etichetta a un ragazzo. Mi auguro fortemente che sia un problema minimo. A Parma sul tema noi abbiamo il professor Roberto Delsignore, a cui vanno fatti i complimenti per la professionalità con cui ha operato. Si tratta di un problema cardiaco che insorge da un giorno all’altro. Jonathan come ha ottenuto l’idoneità quest’anno, l’ha sempre ottenuta anche in passato da noi, al Modena, all’Inter e alla Sampdoria. L’allenamento che ha sostenuto dopo averlo riscontrato, è stato eseguito appositamente sotto sforzo con una strumentazione specifica l’Holter per i primissimi accertamenti. Su Biabiany non posso aggiungere altro. Noi non abbiamo mai abbandonato nessuno, come nel caso di Galloppa e Mariga”.
Redazione MilanLive.it