Ignazio Abate, da possibile partente a giocatore importante del Milan in questo inizio di campionato. Il terzino campano non era certo della permanenza in rossonero a causa di un contratto che scade nel giugno 2015 e che non è stato ancora rinnovato, ma è rimasto è ha già collezionato 2 assist nelle prime 2 partite contro Lazio e Parma. Il Corriere dello Sport lo ha interpellato per un’intervista a 360°.
Sull‘inizio di stagione positivo dei rossoneri ha dichiarato: “Incredibile e insperato. Un sapore che tutti noi sognavamo per la nostra gioia e per quella dei tifosi milanisti. Sei punti in due sole partite. Incredibile, ma vero. Il pericolo da evitare? Il nostro atteggiamento deve essere chiaro e preciso. La cosa più importante è tenere ancora la testa bassa, non alzarla mai perché siamo reduci da una pessima stagione. Questi sei punti sono figli di tanti aspetti buoni: squadra nuova, allenatore nuovo e abbiamo ancora ampi margini di miglioramento”.
Fioccano elogi per Filippo Inzaghi: “Ha portato il suo spirito, la sua voglia di combattere e di non arrendersi mai. Ha sempre la bava alla bocca, non si rilassa un solo attimo. Ogni squadra rispecchia il proprio allenatore, su ogni gol l’esultanza esprime la gioia di tutti. Noi ci siamo stretti attorno ad Inzaghi fin dall’inizio di questa stagione. Ma dovremo essere bravi a fare altrettanto quando ci saranno momenti difficili”.
Sulla passata stagione travagliata e sul futuro ha fatto chiarezza: “Nessuno può commentare la mia voglia e la mia attenzione durante gli allenamenti e le partite. Io do sempre il 200 per cento per il Milan e per il mio lavoro. Il rinnovo del contratto? Da parte mia c’è la voglia di restare al Milan, non ho dubbi. Ne stiamo parlando. Qui mi sento a casa mia, si troverà sicuramente una soluzione. Battaglia sui soldi? Questa cosa mi ha fatto rimanere male e mi ha infastidito. Ho letto delle cifre (3 milioni di euro, ndr) che avrei richiesto al Milan per rinnovare. Si tratta di cifre assolutamente lontane dalla realtà”.
Abate ha spiegato cosa è cambiato a Milanello: “Prima si veniva a Milanello per timbrare il cartellino. Anche per cambiare questo andazzo Inzaghi è stato fondamentale. Le differenze rispetto a quando c’era Balotelli? La squadra rispecchia il tecnico, si sente l’effetto della ventata di aria nuova. Pippo è uno tosto, severo ed esigente. Rispetta le regole, pretende cose scontate ma che nel recente passato lo erano un po’ meno“.
Un’opinione sul compagno Jeremy Menez: “Le sue qualità si conoscevano già da tempo. Ma nel mondo del calcio quando ti appiccicano un’etichetta è dura togliersela di dosso. Lo vedo maturo e responsabile, arriva sempre tra i primi agli allenamenti. Il suo gol a Parma? Non mi ero subito reso conto di cosa avesse fatto in quel momento. Una vera magia! Mi ha impressionato come abbia pensato al colpo di tacco in una frazione di secondo”.
Infine il laterale destro rossonero ha parlato della sfida contro la Juventus: “Inzaghi è stato chiaro con noi: in 90′ può succedere di tutto. E’ chiaro che la Juve è più forte di noi, è reduce tra 3 Scudetti consecutivi. Ma noi vogliamo vincere questa partita, per noi e per i nostri tifosi”.
Redazione Milanlive.it