L’ex tecnico rossonero Arrigo Sacchi è tornato a parlare di Milan, rivelando una discussione avuto con Silvio Berlusconi riguardo agli obiettivi da raggiungere a fine stagione. A Pippo Inzaghi gli è stato chiesto esplicitamente di arrivare tra le prime tre del campionato. Ecco come la pensa a riguardo Sacchi: “Non gli chiederei di tornare in Champions. Quando arrivai al Milan, il presidente Berlusconi mi disse: ‘Dobbiamo diventare i più forti del mondo’. Io risposi: ‘Può essere frustante ma limitativo’. Quella diventò la più bella squadra di tutti i tempi. Questo perché non ci mettemmo limiti. L’importante è sempre che tutti diano il massimo”
Sacchi ha continuato la sua intervista a QS Il Giorno, parlando di un suo possibile ritorno al Milan: “Ne parliamo fra qualche anno. Sto cominciando a scrivere le mie memorie”.
Sulla nuova esperienza intrapresa da Pippo Inzaghi ha dichiarato: “La premessa è buona. Si vede subito quando una squadra cerca di dare tutto.”
Sulla cessione di Balotelli: “Il giorno in cui è andato via Balotelli, talento straordinario, ho pensato che Inzaghi potesse esprimere tutte le sue capacità. Così mi pare che stia facendo”
Sulla decisione del Ct Antonio Conte di lasciare a casa ‘Super Mario’ Balotelli: “Il giocatore deve fare il giocatore – riporta milannews.it – Le persone devono avere motivazione ed entusiasmo. Poi arriva la funzionalità al progetto tecnico. Antonio Conte ha messo tutte le cose a posto, cercando persone motivate perché tutto nasce dalla persona. Il talento arriva per ultimo, anche perché di giocatori di talento ce ne sono pochissimi. E questo vale per Balotelli e non solo”.
Sulla sfida del Tardini di domenica sera nella quale si sfideranno le sue due ex squadra: “Si tratta di due società e città che ho nel cuore – ha dichiarato – mi hanno dato tanto, ancora oggi riscontro l’affetto dei tifosi quando sono a Milano Marittima. Che vinca chi lo merita, che non sempre vuol dire il migliore”.
Redazione MilanLive.it