Alexandre Pato gioca e segna nel San Paolo, gli infortuni degli ultimi anni al Milan sembrano ormai alle spalle ed il Papero è determinato a tornare il giocatore di un tempo per riconquistare la nazionale e magari anche l’Europa. Dal Brasile, però, l’attaccante 25enne ha rilasciato alcune dichiarazioni a O Estado de Sao Paulo contro il suo ex club per come ha curato i suoi infortuni muscolari.
Queste le dichiarazioni al veleno di Pato: «Quando ho cominciato a infortunarmi mi hanno mandato dappertutto, ma il recupero non veniva fatto bene, era affrettato per farmi tornare rapidamente in campo. I media italiani dicevano che ero rotto, anche se non ho mai avuto due infortuni uguali. Al Milan ho sempre seguito le direttive dei medici e dello staff, ma i test che ho fatto in Brasile hanno dimostrato che il lavoro di recupero era totalmente sbagliato fino al punto di impedirmi di giocare. Infatti quando sono tornato in Brasile in una settimana sono stato bene. Negli ultimi due campionati ho sempre giocato con continuità senza infortunarmi. Significa che quello che è stato fatto qui, poteva tranquillamente essere fatto anche in Italia».
Il Corriere dello Sport rivela che il Milan ha deciso di non rispondere, anche se le dichiarazioni dell’ex attaccante rossonero hanno provocato irritazione e fastidio. Ma l’intenzione è quella di non cavalcare l’onda della polemica. Dopo tutto ci sono dati dati oggettivi che danno ragione a Pato. Prima di quella serie di infortuni il brasiliano segnava e giocava con regolarità riuscendo ad avere una media gol molto elevata, poi è cominciato il calvario ed il club di via Aldo Rossi non è riuscito a curarlo a differenza di quanto avvenuto in Brasile dove non sta più avendo problemi di carattere fisico.
E’ presto per dire se Pato riuscirà a diventare il grande giocatore che fu fino all’anno dello Scudetto 2010-2011, la certezza è che il Milan aveva in casa un potenziale campione e l’ha bruciato. Sicuramente delle colpe saranno anche del ragazzo, che negli ultimi tempi sembrava svogliato sia in allenamento che in partita, probabilmente a causa della sfiducia e della frustrazione dovuta ai continui infortuni. Ma le cure apportate sono state sbagliate, è un dato di fatto.
Redazione Milanlive.it