Filippo Inzaghi si è calato anima e corpo nella sua nuova avventura come allenatore della prima squadra del Milan, nonostante i dubbi sulla sua inesperienza e su una rosa ancora non all’altezza delle big del campionato. Il tecnico emiliano, come riporta la Gazzetta dello Sport questa mattina, ha in mente cinque mosse per costuire un’ottima stagione, a prescindere dal piazzamento in serie A.
La prima è far riscoprire ai suoi l’oroglio e l’identità Milan: con l’uscita dei senatori due anni fa ed il cambio radicale nella rosa, tale valore era scomparso dal gruppo rossonero, fatto di ragazzi contenti e realizzati di indossare la maglia di un club così noto e prestigioso, ma senza sentirne il giusto peso. Inzaghi lavorerà sull’orgoglio di far parte di questa società.
Altre due mosse prevedono la riconquista di San Siro e quella dei tifosi, già pazzi in realtà di Inzaghi come allenatore dopo essere stato un idolo da calciatore. Il terreno di gioco rossonero gli anni passati è diventato terreno di conquista per chiunque, Inzaghi vuole farlo tornare fortino inespugnabile. Così coem vuole riportare i supporters ad appassionarsi e seguire da vicino le gare dei suoi.
Poi il progetto tecnico, ovvero la creazione di una tipologia di gioco aggressiva e offensiva a prescindere dall’avversario; Pippo punta sul 4-3-3, ma non si fossilizzerà su questo modulo, preferendo puntare sull’insegnamento di un atteggiamento sempre combattivo dei suoi in campo.
Infine i trofei: vista la ampia difficoltà, almeno nei pronostici, di arrivare a lottare per lo scudetto, potrebbe puntare molto sulla Coppa Italia, trofeo che manca a Milanello dal 2003. Occasione da non perdere, visto che la finalissima dovrebbe giocarsi a San Siro e che il rientro di immagine sarebbe davvero ottimale anche per il marchio Milan.
Redazione MilanLive.it