Via Mario Balotelli, con le sue infinite bizze e esplosioni caratteriali (l’ultima presunta ieri a Liverpool); via Robinho, altro talento con un caratterino niente male; via già lo scorso anno Boateng, uno dei calciatori più tatuati al mondo. Come scrive la Gazzetta dello Sport oggi, il Milan non è più un affare da Bad Boys, ma vince la linea dei bravi ragazzi, delle cosiddette facce d’angelo nella rosa di Inzaghi.
Dagli orecchini di Super Mario si passa alle lentiggini di Fernando Torres, soprannominato ancora el Niño per quel volto ancora bambinesco e l’aria assolutamente quieta, con la speranza che in campo si trasformi però in un bomber implacabile. C’è Jack Bonaventura, viso ordinario e espressione da uomo per bene, fidanzato con Federica laureanda in Medicina. Persino il ‘folle’ Niang sta mutando il suo atteggiamento e dopo i disastri di Montpellier, con tanto di automobile distrutta di notte, oggi è a dispsosizione tra casa e campo di Milanello.
E’ un Milan meno composto da prime donne e più da soldati: Inzaghi vuole che il protagonista sia il gruppo e non le individualità. Ottimi segnali in estate, quando al compleanno di Pippo in spiaggia si presentarono Pazzini, Abbiati, Abate e Bonera in pantaloncini per un piatto di pasta asciutta. Altro che Ferrari e Mojito…
Redazione MilanLive.it