Il voto al mercato del Milan e l’analisi delle operazioni

Adriano Galliani & Fernando Torres
Adriano Galliani & Fernando Torres

Anche questa sessione estiva di mercato è andata in archivio e possiamo trarre finalmente alcune conclusioni. Sono stati mesi veramente agonizzanti per i tifosi rossoneri. Le batoste subite nelle amichevoli americane hanno depresso la tifoseria, che ha invocato rinforzi per evitare di vivere un’altra stagione deludente come quella passata.

 

DIFESA – Serviva un portiere. In un primo momento è arrivato a parametro zero Michael Agazzi, ma ben presto ci si è accorti che era inadatto (i tifosi lo sapevano da mesi, Adriano Galliani no) e così si è corso ai ripari chiamando Florentino Perez per chiedere Diego Lopez. Il 33enne spagnolo è arrivato. Si tratta di un ottimo portiere, che già contro la Lazio si è messo in evidenza. Serviva almeno un difensore centrale. E’ stato confermato Adil Rami ed è arrivato a parametro zero Alex. Per l’ex Valencia c’è stata una trattativa ai limiti del ridicolo sulla quale è meglio sorvolare. L’ex Psg arriva in rossonero a 32 anni. Certamente un elemento di esperienza che può essere utile, ma nel reparto c’era bisogno anche di una svecchiata e di un aumento di qualità. Quindi ok Alex, ma servirebbe anche altro. Purtroppo le zavorre Philippe Mexes e Cristian Zaccardo non hanno permesso di fare eventualmente un’altra entrata. Serviva un terzino sinistro. E’ arrivato Pablo Armero, che terzino puro non è e dunque dovrà essere valutato con il tempo. E’ stato anche riscattato Michelangelo Albertazzi, che dovrà dimostrare di poter essere da Milan.

 

CENTROCAMPO – C’era bisogno di un giocatore di qualità in grado di fare gioco. E’ stato preso Marco van Ginkel, ma solamente in prestito secco dal Chelsea. Questo arrivo ha poi generato la cessione a titolo definitivo di Bryan Cristante. Una doppia operazione priva di logica. Si va a valorizzare il un giovane appartenente ad un’altra squadra (e che probabilmente e fine stagione tornerà a Londra), invece di valorizzare un prodotto italiano del settore giovanile. L’olandese è un buonissimo talento, ma a queste condizioni non sembra un affare. Sarebbe stato più intelligente prenderlo pochi anni fa, quando fu Marco van Basten a consigliarlo al Milan. Ma si pensava a comprare giocatori come Bakaye Traore…

 

ATTACCO – Per tutta l’estate si è parlato della necessità di reperire un esterno destro di piede mancino. Non è arrivato nessuno con queste caratteristiche, ma Giacomo Bonaventura dall’Atalanta che è un bel colpo. Si tratta di un ragazzo talentuoso, umile, duttile e che può fare molto bene. Prima di lui è arrivato a parametro zero Jeremy Menez, un eterno incompiuto che ha sempre dimostrato di avere colpi importanti ma non la continuità di rendimento. Al centro dell’attacco al posto di Mario Balotelli è arrivato Fernando Torres. Lo spagnolo è un’incognita visti i trascorsi al Chelsea. La speranza è che in un campionato come quello italiano che non è del livello della Premier possa ritrovare la vena realizzativa che aveva all’Atletico Madrid e al Milan.

 

VOTO FINALE: 6 – La squadra rispetto allo scorso anno è migliorata, seppur di poco. Il tutto non è però frutto di programmazione e di progettualità, bensì della solita improvvisazione. L’obiettivo che la società ha fissato è quello di ritornare in Champions League, ma sarà molto complicato per Filippo Inzaghi ed i suoi ragazzi. Si è parlato di progetto giovani, ma la l’età media complessiva degli acquisti è di 27.4 anni. Investimenti praticamente nulli e bisognerebbe domandare a Silvio Berlusconi come pensa che il Milan nel giro di breve tempo (nel gennaio 2013 diceva 2-3 anni) possa tornare protagonista anche in Europa.

 

Matteo Bellan

 

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