La Gazzetta dello Sport odierna analizza dal punto di vista tattico tutte le soluzioni che mister Pippo Inzaghi possiede nel proprio arco dopo la fine della sessione di mercato, soprattutto per quanto riguarda il reparto offensivo. Il tecnico non ha mai nascosto di poter variare modulo e di non essere dogmatico con il 4-3-3 tanto provato in estate.
Con gli arrivi di Bonaventura e Torres, l’attacco milanista è completo e possiede parecchie varianti. Si comincia con un 4-3-3 ‘classico‘, con due ali rapide come Menez ed El Shaarawy ed una punta centrale classico proprio come el Niño. Il tridente può diventare più ‘pesante‘ con l’inserimento di Pazzini, anche se le caratteristiche dell’ex doriano non sembrano sposarsi bene con il neo acquisto spagnolo. Da non sottovalutare un tridente come quello schierato contro la Lazio, senza un centravanti vero ma con Honda, Menez ed El Shaarawy a svariare in modo dinamico.
Cambiando modulo, Inzaghi potrebbe puntare su un classico ed quilibrato 4-4-2, che vedrebbe Poli e Bonaventura esterni di centrocampo ideali e due punte vicine (Torres/Pazzini e El Sha). La qualità di Jack Bonaventura lo porterebbe ad interpretare bene anche il ruolo di trequartista centrale, sia con il modulo a ‘rombo‘, ovvero l’ex atalantino dietro a due punte, oppure con un 4-2-3-1 creativo con Menez e El Shaarawy esterni e una punta centrale come punto di riferimento offensivo. Per Inzaghi c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Redazione MilanLive.it