Dopo aver vinto con il Milan fra le altre cose anche due volte la Champions League, Cristian Brocchi è oggi ospite della Primavera rossonera. Ospite della trasmissione “Tiki Taka” su Itala Uno, l’ex centrocampista ha detto la sua su tematiche diverse, a partire, ovviamente, dal Milan: : “Secondo me è una squadra da quarto posto dietro Roma, Napoli e Juve, però può essere la sorpresa di questa Serie A perché ha il solo campionato da disputare e può preparare le partite tutta la settimana. Può ripercorrere il cammino della Roma dell’anno scorso. El Shaarawy ed è assolutamente ritrovato. Cristante? Una scelta dovuta probabilmente anche alle casse e alle esigenze della società, ma la scelta è stata fatta soprattutto dal ragazzo che era chiuso e voleva andare lì a giocare. Quando un giocatore ha voglia di andare a giocare, secondo me deve essere lasciato libero. Fernando Torres? Il giocatore è integro e i test che ha fatto a Milanello sono indicativi, non ha avuto problemi fisici grossi e magari cambiando aria e giocando in una piazza importante può ritrovare se stesso e tornare ad essere il vero Fernando Torres”.
“Conte nuovo ct? Assolutamente la scelta giusta, era il migliore che c’era a disposizione. L’esclusione di Balotelli è emblematica, come un segnale forte per far capire che nessuno sarà convocato per altri aspetti fuori dal campo o avrà privilegi. Con lui partono tutti sullo stesso piano e quindi farà le sue scelte senza condizionamenti. Un allenatore come lui, che conosce bene i giocatori, riserverà anche sorprese nei prossimi mesi, nelle prossime convocazioni farà esordire molti calciatori, ne sono sicuro”.
Brocchi ha poi parlato anche della pochezza del calcio italiano:”Purtroppo noi partiamo svantaggiati rispetto agli altri perché nel nostro campionato giocano pochi italiani e c’è una cattiva mentalità. Preferire lo straniero all’italiano, che spesso non è assolutamente meglio, è il male del calcio italiano”. Poi si inizia a parlare di Milan e di Pippo Inzaghi: “Molto bene Pippo, io lo vedo anche a Milanello e quindi molto bene, sia nella gestione del gruppo che nella gestione dell’ambiente in generale. Lui in questo momento sta cercando di dare stimoli a tutti i giocatori e ieri, alla prima, aveva voglia di caricare e far rendere conto a tutti cosa significa giocare a San Siro. L’effetto è stato immediato, ma se i giocatori interiorizzano la sua voglia se la ritroveranno anche tra qualche tempo, senza bisogno che Pippo gliela ricordi sempre”.
Redazione Milanlive.it