Queste le dichiarazioni rilasciate da mister Cristian brocchi in esclusiva a Milan Channel: “E’ stato un ottimo ritiro per quelle che erano le nostre idee iniziali: far capire ai ragazzi che cosa volevamo da loro, fargli capire quelle che sono le nostre metodologie di allenamento. Abbiamo avuto delle ottime risposte da parte loro, anche se il lavoro è stato duro e parecchio intenso sotto tanti punti di vista. E’ normale che in questo momento stiano pagando un po’ le conseguenze dei carichi, ma siamo in linea su quello che sarà l’inizio del campionato.
La cosa bella che c’è da due anni al Milan è quella di essere uno staff allargato perché con l’area tecnico-metodologica abbiamo un rapporto costante e quotidiano così come con gli allenatori delle altre categorie, come con Stefano Nava con cui collaboriamo tutti i giorni, avendo una doppia squadra da gestire. Abbiamo rapporti con tutti gli allenatori dell’attività agonistica che sono venuti anche in ritiro a vedere e a capire che cosa si vuole fare tutti insieme. Credo che questa sia una base molto solida per far partire un progetto che potrà dare grande soddisfazioni al Milan.
Ho trovato un gruppo di ragazzi educati e questa è già una cosa veramente importante, un gruppo di ragazzi cui piace lavorare, e fare con tutte le loro forze quello che noi chiediamo. I primi giorni qui a Milanello sono stati veramente bravi a rispettare le regole, perché quando sei qui devi anche sapere rispettare gli spazi che sono quelli della prima squadra e loro in maniera educata e composta si stanno comportando da grandi come è giusto che sia. Un gruppo è formato da diversi giocatori che hanno qualità diverse e mentalità diversa e ognuno di loro in modo personale deve mettere a disposizione del gruppo quelle che sono le sue capacità. Per me tutti i ragazzi sono diversi, li tratterò anche in maniera diversa ma l’obiettivo è uno e le regole sono uguali per tutti.
Mi aspetto che Mastalli e Modic portino in Primavera una grande voglia di lavorare che è quella che stanno dimostrando con la prima squadra. Potersi allenare con la prima squadra è un valore aggiunto, deve essere un premio per quello che si fa durante la stagione poi quando si torna a giocare in Primavera non si deve tornare in punta di piedi ma con grandissima voglia per far vedere che la prima squadra te la sei meritata e dovrà essere sempre così.
La Berretti è stata fortemente voluta dalla società e non solo dal Milan, ma anche da altre società perché così molti ragazzi che hanno bisogno di mesi in più o di un anno in più di percorso prima di poter fare la Primavera hanno la possibilità di farlo. Io reputo il gruppo Primavera-Berretti un unico gruppo composto da circa 42 giocatori che hanno la possibilità di giocare in Primavera anche se si allenano in due gruppi distinti.
L’obiettivo numero uno è la crescita dei ragazzi. Sono fiero di essere l’allenatore della Primavera del Milan. Io ho già avuto tanto da questo mondo, in questo preciso momento per me è veramente bello vedere i ragazzi che crescono, ti danno delle gratificazioni e se fra due anni qualcuno di loro, magari grazie anche a qualche mio consiglio dovesse riuscire a far parte della prima squadra del Milan, che è il nostro vero obiettivo, sarei davvero molto felice.
Ho avuto modo di parlare a mister Inzaghi, gli ho fatto i complimenti per l’allenamento che ho visto ieri, ho visto un’intensità che nel calcio d’oggi ormai è fondamentale e le squadre che giocano sotto ritmo non hanno più possibilità di vincere. Il ritmo ormai si è alzato, lui sta rimettendo dentro a Milanello delle regole che erano venute un po’ a mancare, sta mettendo grande intensità e grande voglia negli allenamenti. Posso dirlo ai nostri tifosi che Pippo sta facendo veramente un ottimo lavoro”.
Fonte: acmilan.com