Dopo le 8 reti subite nelle due partite contro Olympiacos e Manchester City, il Milan sabato (ore 18.30 a Charlotte e 0.30 in Italia) rischia una nuova figuraccia con il Liverpool, altra squadra più avanti nella preparazione e sicuramente più forte a livelli di squadra. Il club rossonero si ritrova un mercato bloccato Robinho viene definito il colpevole di questa paralisi, ma già prima era stato definito così Ricardo Kakà. Si tratta solamente di un alibi. Una volta ceduto anche Robinho, si spera presto, verrà sicuramente trovato il nuovo capro espiatorio.
Gli acquisti a parametro zero di Agazzi, Alex e Menez non sono in grado di far compiere un salto di qualità alla squadra, che rischia di essere il peggior Milan del dopoguerra. Dalla società non arrivano segnali incoraggianti per quanto concerne la campagna acquisti e ciò si riflette sulla campagna abbonamenti. Nel prossimo campionato San Siro rischia di essere ancora più deserto e desolante rispetto alla passata stagione. I tifosi hanno perso ormai fiducia. Ieri era il compleanno di Adriano Galliani e Barbara Berlusconi, ma i tifosi avrebbero preferito festeggiare l’arrivo di qualche giocatore da Milan.
Una delle missioni della dirigenza di via Aldo Rossi è quella di espandere il brand rossonero nel mondo, ma le recenti figuracce non fanno altro che sortire l’effetto contrario. Gli organizzatori della Guinness International Champions Cup ci inviteranno ancora l’anno prossimo? Ormai siamo una provinciale in Europa e non basta sventolare i titoli passati per ergersi a grande club nel presente.
In tutto questo delirio c’è un Filippo Inzaghi frastornato dopo le batoste subite, delle quali non è colpevole. I responsabili sono coloro che l’hanno mandato allo sbaraglio in una situazione così complicata da gestire per un tecnico esordiente. E’ stato abbandonato dalla società, che invece di supportarlo con acquisti degni di nota è assente.
Fonte: Corriere dello Sport