Brutta sconfitta per il Milan al suo esordio nella Guinness International Champions Cup. I ragazzi di Filippo Inzaghi hanno perso per 3-0 contro l’Olympiacos mostrando una condizione fisica ancora precaria e non riuscendo a sviluppare un gioco in grado di apportare numerosi pericoli alla porta avversaria. I greci sono sicuramente più avanti con la preparazione ed è normale che i rossoneri abbiano ancora le gambe imballate e non siano mentalmente lucidi. Però una sconfitta del genere brucia e sa di umiliazione considerando che di fronte avevamo una squadra rispettabile, ma non un top club. Normale preoccuparsi in vista dei prossimi impegni contro Manchester City e Liverpool, quando però il Milan dovrebbe mostrare una forma migliore e far scendere in campo qualche reduce dal Mondiale, oltre all’acciaccato Jeremy Menez.
Inzaghi nel post partita ha dichiarato: “Prendiamo gli aspetti positivi, quelli negativi li miglioreremo. Quando saremo tutti sarà un altro Milan“. Non ha tutti i torti, dato che comunque la formazione rossonera scesa ieri in campo non includeva diversi giocatori che normalmente sarebbero titolari. Ma ieri in campo c’è poco da salvare per quel che si è visto. Diciamo più che altro che è stata un’occasione per mettere minuti nelle gambe in previsione delle prossime partite per riuscire poi ad arrivare in salute per l’inizio del campionato. Le partite amichevoli contano relativamente non essendo gare ufficiali, però perdere è sempre difficile da accettare soprattutto quando la tua squadra non si esprime positivamente.
A Pippo bisogna chiaramente lasciare il tempo di lavorare con i ragazzi, di provare nuove soluzioni di gioco e anche di sbagliare. Non dimentichiamo che è alla sua prima esperienza sulla panchina di una prima squadra ed eventuali errori è normale che ne commetta. I tifosi non si aspettano miracoli da parte sua. Solamente che punti sui giovani che ci sono e cerchi di valorizzarli il più possibile. Conosciamo bene il valore della rosa del Milan e, aldilà dei proclami, c’è la consapevolezza diffusa che non è competitiva per ambire ad un posto in Champions League. Non bisogna mentire alla tifoseria, ma essere chiari e trasparenti.
Per ambire veramente all’Europa che conta servono rinforzi importanti, giocatori da Milan. Non si può andare avanti a dichiarare che Robinho blocca la campagna acquisti. Non ci crede nessuno, o quasi. Indicare nel brasiliano il colpevole dei mancati rinforzi è disonesto, anche perché prima di lui c’era un altro colpevole. Si trattava di Ricardo Kakà. Ma una volta partito non è arrivato nessuno in attacco. Se tanto ci dà tanto anche in caso di addio di Robinho lo scenario potrebbe rimanere il medesimo e Adriano Galliani troverà un nuovo responsabile.
Basta! Basta! Basta! Non se ne può più di questi teatrini e tutte queste prese per i fondelli. I tifosi milanisti si meritano qualcosa di meglio. E quando Silvio Berlusconi dichiara “Il Milan deve tornare a vincere” dovrebbe successivamente pensare di investire qualche soldo affinché l’obiettivo venga raggiunto. Nessuno gli chiede di spendere vagonate di milioni stile Real Madrid o Psg, ma almeno il minimo indispensabile per un club che si chiama Milan. Con le chiacchere e gli slogan non si alzano trofei, si sta solo ad assistere da spettatori alle vittorie altrui. Così quello che fino a poco tempo fa era il club più titolato al mondo si trasforma sempre più in una semplice comparsa che vive di ricordi e non ha prospettiva futura.
Matteo Bellan