Max Allegri, il Vate di Livorno, si è definitivamente accasato alla Juventus, con poca pace della tifoseria che lo ha insultato al suo approdo a Vinovo. Quattro anni di Milan, uno scudetto e tre partecipazioni alla Champions League, hanno nascosto i limiti tattici dell’ex Cagliari che è stato esonerato anzitempo da Silvio Berlusconi. Sedutosi sulla panchina bianconera tutta Italia attendeva la prima uscita dei tre volte campioni d’Italia, ma fuori da ogni pronostico, la Juventus è andata in contro ad una sconfitta pesante con un avversario a dir poco inferiore.
Proprio allo Juventus Center va in scena la prima amichevole stagionale. Il Lucento, squadra di Eccellenza, lo sparring partner per testare movimenti con e senza palla affronta la Vecchia Signora. La formazione schierata da Allegri, un 4-3-3, palesa molte assenze, anche se con un tridente potenzialmente titolare e col ritorno di Simone Pepe (nell’inedito ruolo di interno): Storari, Motta, Sorensen, Ogbonna, Barlocco, Padoin, Marrone, Pepe, Giovinco, Llorente, Tevez. Il Lucento parte in quarta e passa in vantaggio, raggiunto dopo poco da una girata di testa di Llorente, proprio su assist di Pepe. Iniziata male proprio come la prima dell’ex tecnico Antonio Conte, ma ripresa subito dalla doppietta dello spagnolo.
Il risultato finale però non termina come per l’allenatore salentino. Infatti, dopo un secondo tempo compassato per i bianconeri, il Lucento trova un micidiale uno-due a pochi minuti dal fischio finale, chiudendo il risultato su un rumoroso 3 a 2 per la squadra piemontese. La prima di Allegri non è certo da ricordare. Le attenuanti sulla preparazioni non possono essere prese in considerazione con una squadra di questo calibro e certo sul web non tarderanno ad arrivare commenti ironici dei tifosi soprattutto milanisti, che indicano Allegri come uno dei maggiori responsabili della decadenza rossonera.
Redazione Milanlive.it
