Intervistato da Tuttosport, l’ex mediano rossonero Christian Brocchi inizierà l’avventura con la Primavera del Milan sabato prossimo, prendendo il testimone da Inzaghi passato in prima squadra. Ecco le sue prime parole da tecnico:
Mister Brocchi, pronto per iniziare?
“Mi sto godendo gli ultimi giorni di vacanza dopo il super corso di Coverciano. Ho staccato un po’ la spina ma già da sabato sarò molto carico. Ho tanta voglia di iniziare e conoscere bene i ragazzi e iniziare questo nuovo cammino”.
Eredita la panchina che è stata di Filippo Inzaghi. Come coordinerete il lavoro tra prima squadra e Primavera?
“Ci sarà un confronto serio, animato e costante perché c’è la voglia e volontà di tirar fuori giocatori giovani che possano arrivare in prima squadra. È giusto che ci sia uno scambio d’idee anche sui ragazzi. Tutti abbiamo come obiettivo quello di creare profili da San Siro e da Milan”.
Inzaghi adopera, di base, il 4-3-3. Sarà il modulo di riferimento anche per lei?
“Si, il 4-3-3 sarà alla base del lavoro ma adatteremo il sistema di gioco anche in base ai giocatori che avremo a disposizione. Come Pippo, anche io voglio una manovra costante con i ritmi alti. Ci dovranno essere pochissimi tempi morti”.
Quali sono gli obiettivi di questa stagione per il Milan Primavera?
“Beh, ovviamente quello di arrivare a vincere qualcosa. Anche se siamo dentro al settore giovanile, rappresentiamo sempre e comunque il Milan. Ma a noi interessa anche il come arriveremo a vincere: vogliamo arrivare al successo attraverso un calcio propositivo, offensivo e divertente”.
In chiusura un commento sulla promozione di Inzaghi in prima squadra. Che idea si è fatto del suo approdo sulla panchina più importante del club?
“Pippo è entrato con il piede giusto. L’ho percepito a Milanello quando lo sono andato a trovare la settimana scorsa. Si sente nell’aria che c’è qualcosa di nuovo. Ha fatto bene a mettere subito in chiaro quelle che sono le regole che andranno rispettate dentro lo spogliatoio. È un passaggio fondamentale per ridare alla squadra quella mentalità che era tipica del nostro Milan. Pippo sa bene dove intervenire e sono sicuro che il Milan tornerà ad essere il Milan anche fuori dal campo”.
Redazione MilanLive.it