Gigi Buffon, capitano della Nazionale italiana, corregge il tiro dopo le polemiche scoppiate durante il Mondiale a seguito dell’eliminazione azzurra e le successive accuse dei ‘senatori’ del gruppo. Il portiere nega di aver puntato il dito contro Mario Balotelli, ammettendo sulla colonne del Corriere della Sera:
“Non ho mai avuto paura a esprimermi. Spesso le cose mi escono come starnuti. Ho espresso un concetto di cui sono convinto ancora adesso. Ma in vent’anni di carriera non ho mai attaccato un compagno. Figuriamoci se avrei potuto farlo in un momento come quello. E Balotelli, a 24 anni, non è certo un giovane. Si trattava di uno spunto per una riflessione. Leggo e sento spesso commenti ironici sull’età dei Pirlo, dei De Rossi, dei Buffon, dei Barzagli. Le chiacchiere passano e i fatti restano in campo: a rompersi le ossa per la causa, sono sempre gli stessi. Spesso i giovani – prosegue – vengono caricati di grandi aspettative, ma sotto c’è molta fragilità. Sento dire dal 2010 che l’Italia è vecchia. Se un giovane ha il talento per diventare un campione, non lo mandi in nazionale dopo tre, quattro partite ma gli fai arare l’erba in serie A. Io ho giocato in nazionale due anni dopo l’esordio e mi sono reso conto che si trattava di un onore e di un impegno non semplici da sostenere. Adesso un ragazzo dopo tre buone partite è in nazionale e dà per scontato tutto”.
Redazione MilanLive.it