La redazione di Milannews.it ha contattato il direttore di goal.com, Federico Casotti, per affrontare temi di mercato legati al Milan. Ecco le sue parole:
Sull’addio di Seedorf e sulla nomina di Filippo Inzaghi: “Secondo me bisogna separare le due notizie, ovvero l’esonero di Seedorf e la nomina di Inzaghi. Sull’esonero di Seedorf sono abbastanza perplesso, perché comunque è riuscito a fare un buon finale di stagione dopo la gara di Madrid, tenendo insieme un gruppo che poteva andare tranquillamente allo sfascio, cosa che invece non è successa. Ad essere sincero, mi ha stupito molto tutta la gestione, perché il Milan a gennaio si era esposto molto nel volerlo ingaggiare. I risultati ottenuti non giustificano l’esonero, però è evidente che ci sono altre motivazioni, magari funzionali alla progettualità del club nelle prossime stagioni. Filippo Inzaghi, anche se ha dimostrato di avere buone qualità a livello giovanile, va incontro ad una scommessa complicata, perché allenare il Milan ti porta ad avere esigenze ed aspettative diverse. Bisogna capire e lo scopriremo a breve, anche se già qualcosa si sa, se è un allenatore che può essere funzionale ad un progetto come quello ipotizzato da Barbara, ovvero il valorizzare i giovani (e lo fa pensare il fatto dei due anni nelle giovanili), oppure dall’altra parte potrebbe essere un allenatore molto più aziendalista, in grado di far giocare in maniera migliore possibile i giocatori che il Milan può permettersi, vista la situazione economica che impedisce di fare un certo mercato”.
Su Alex: “Direi che con le notizie di questi giorni, ovvero Rami che sta per essere riscattato e Mexes che va a prolungare con la spalmatura dell’ingaggio, è un Milan che si sta sistemando in difesa. Tutti e tre i giocatori hanno dei limiti, con caratteristiche particolari. Diciamo che la gloriosa difesa degli anni 90 è molto lontana rispetto al reparto che si sta costruendo. Tornando ad Alex, è comunque un giocatore in discrete condizioni fisiche e che viene da buone stagioni sia al Psg che al Chelsea. Per me doveva arrivare tre-quattro anni fa, è un peccato che arrivi solo adesso, quando probabilmente il meglio lo ha già dato”.
Su Menez: “E’ un giocatore che va inquadrato, nel senso che se la presenza di Menez impone la rinuncia a Taarabt, non la capisco molto, nel senso che io fra i due mi terrei Taarbat. Menez è un giocatore dalle indubbie qualità, ma sia a Roma che a Parigi non è mai riuscito ad avere continuità di rendimento, ed alla lunga proprio questa irregolarità ha limitato molto la sua carriera rispetto al potenziale. Può andare bene come giocatore complementare e non come titolarissimo in una squadra che vuole ripartire”.
Redazione Milanlive.it