Intervista del Corriere dello Sport di oggi all’intermediario di mercato Ernesto Bronzetti, personaggio di grande esperienza e conoscenza del calcio italiano ed estero:
Bronzetti, che mercato sarà quello del Milan?
«Qualcosa di buono potrebbe nascere. I segnali vanno tutti in questa direzione».
Le piace la scelta di Inzaghi per la panchina?
«Leggo che sarà lui il prossimo allenatore (sorride, ndr) e se arrivasse l’ufficialità della società, sarei pienamente d’accordo con questa scelta. Inzaghi ha grandi stimoli e li trasmette a tutti, compreso al presidente Berlusconi che poi è quello che decide gli acquisti e mette i soldi».
Inzaghi insomma è ideale per questo momento storico del Milan?
«Credo di sì. Un vecchio detto sottolinea che le squadre rispecchiano sempre il carattere dell’allenatore. E’ successo all’Atletico Madrid che con Simeone ha fatto i miracoli e vedrete succederà anche al Milan. Pippo è uno che ci dà dentro, che non molla mai. Vive di calcio e trasmette questa forza ai suoi uomini. Farà non bene, anzi di più… Peccato solo che non sia arrivato a gennaio: con 5-6 mesi di adattamento e apprendimento, a luglio avrebbe potuto partire ancora più forte».
Dopo l’esonero di Allegri, lei avrebbe scelto Inzaghi e non Seedorf?
«Nel calcio la presunzione non paga mai. Non dico che Seedorf sia un bluff o che in futuro non diventerà un grande allenatore, ma la partenza non è stata delle più positive. Ha smesso di giocare a gennaio e credeva di aver subito capito tutto. Mi hanno insegnato che non si va a letto soldati e ci si sveglia… generali».
E’ un consiglio anche per Inzaghi?
«Assolutamente no. Inzaghi ha iniziato un percorso in Primavera, si è fatto la sua esperienza e poi è un tipo modesto. Chiama spesso Ancelotti e gli fa mille domande. Chiedere consigli a chi ha più esperienza non è un segno di debolezza, ma di intelligenza».
Inzaghi sarà utile anche nella scelta dei giocatori?
«Pippo guarda partite e calciatori dalla mattina alla sera. Se diventerà l’allenatore del Milan (sorride di nuovo, ndr) sarà il più grande acquisto rossonero della stagione. Anzi, sarà l’operazione più bella che la società possa fare anche perché Galliani lo coinvolgerà nel mercato e insieme non sbaglieranno le mosse da fare».
Ha qualche suggerimento da dare al Milan?
«Per come vuole giocare Inzaghi servono esterni offensivi forti, due centrocampisti di valore perché senza Montolivo all’inizio sarà dura e un grande difensore centrale. I dirigenti ci stanno lavorando e hanno delle belle idee. Rifaranno un Milan competitivo».
Cerci e Iturbe sono due “belle idee”?
«Magari il Milan li prendesse tutti e due… Uno a destra e uno a sinistra: che spettacolo!».
In mezzo al tridente metterebbe Balotelli o meglio cedere Supermario?
«Balotelli ha i mezzi per essere un grande giocatore, anzi un grande giocatore lo è già. Personalmente darei a Inzaghi la possibilità di allenarlo perché Mario potrebbe essere il miglior acquisto del Milan. Molto però dipenderà dal mercato: se farà un Mondiale super, magari qualche richiesta arriverà. In Brasile Balotelli ha l’opportunità di dimostrare tutto il suo valore».
Rami e Taarabt resteranno?
«Sul riscatto del primo sto lavorando io e ho appuntamento la prossima settimana (a Valencia, ndr). Sull’altro non so».
Il suo amico Ancelotti ha qualche giocatore da dare al Milan?
«Direi di no. Casemiro è bravo, ma è uguale a De Jong».
Kakà resterà al Milan?
«Francamente non lo so».
Non è che lei proverà a portare De Sciglio al Real Madrid?
«No, De Sciglio resterà al Milan perché vale tantissimo. Se non arriva un’offerta fuori mercato da una delle grandi d’Europa, Galliani non penserà a cederlo. Il Real sugli esterni è messo bene e in quel settore non farà acquisti».
Il Milan del prossimo anno può puntare a tornare in Champions League?
«Gli investimenti di mercato faranno capire molte cose, ma sta nascendo una bella triade formata da Berlusconi, Galliani e Inzaghi: tra di loro c’è grande chimica, si sono visti tre volte in una settimana e hanno splendide idee. Il Milan non può stare fuori dall’Europa e con Inzaghi vedrete tornerà presto dove gli compete».
Domanda finale per l’esperto di trasferimenti. Che mercato sarà il prossimo?
«Ci saranno due mercati: uno con tanti soldi che gireranno e riguarderà il Psg, il City, il Real Madrid, il Barcellona, il Bayern, il Monaco, lo United e il Chelsea. L’altro sarà… in tono minore e caratterizzato da scambi, prestiti e movimenti di parametri zero. Le idee faranno la differenza: le squadre italiane dovranno ingegnarsi e trovare le soluzioni a loro più congeniali. Il Napoli probabilmente a livello di disponibilità economiche parte avanti a tutti, ma vedrete che qualcosa di importante lo farà anche la Roma che magari venderà Benatia perché sta già cercando altri rinforzi in difesa. Dopo i Mondiali e Europei, il mercato decolla sempre».
Redazione MilanLive.it