Nella giornata di ieri è avvenuta l’inaugurazione di Casa Milan, la nuova sede del club rossonero, nel corso della quale è stata Barbara Berlusconi l’assoluta protagonista. Proprio lei che ha voluto fortemente la realizzazione di questa struttura e che ha rilasciato queste dichiarazioni: “Il campionato del Milan di quest’anno non è stato semplice ed è stato deludente dal punto di vista sportivo, ma noi abbiamo il dovere morale nei confronti dei tifosi di rimboccarci le maniche e riportare il Milan nelle posizioni che merita e quindi di partire subito da oggi a lavorare per riottenere i successi in campo che loro meritano. La famiglia Berlusconi non ha nessuna intenzione di lasciare l’impegno del Milan, speriamo di poter andare avanti con investimenti anche dal punto di vista sportivo. Vogliamo riaprire un nuovo ciclo vincente. L’apertura a altri possibili partner riguarda solo lo stadio, per il quale comunque stiamo andando avanti. Il Milan deve tornare a vincere, deve tornare competitivo, nei prossimi giorni mio padre e il signor Galliani si incontreranno per indicare la strada per tornare grandi. Da tifosa spero che il Milan torni, già per il 2016, a disputare una finale di Champions League“.
Parole importanti quelle pronunciate dalla vicepresidente e co-amministratore delegato del Milan, nonché figlia del patron Silvio Berlusconi, che prende un impegno importante con i tifosi rossoneri e promette investimenti e nuove vittorie. In altri tempi avremmo creduto ciecamente ascoltando queste dichiarazioni, ma attualmente è lo scetticismo a regnare sovrano. Da un po’ di anni a questa parte le campagne acquisti sono sembrate tutto fuorché frutto di un progetto ben congegnato per riportare il club ad alti livelli, anche perché gli investimenti della proprietà sono stati quasi nulli. L’unico exploit si è verificato nel calciomercato estivo del 2010 quando negli ultimi giorni di agosto arrivò il duo Ibrahimovic-Robinho ed il Milan riconquistò lo Scudetto.
Viene da chiedersi come fa un club che fattura circa il doppio dell’Atletico Madrid ad essere così poco competitivo. Evidentemente le scelte effettuate dalla società da un po’ di tempo a questa parte sono state sbagliate e le risorse economiche presenti in cassa non sono state utilizzate nella maniera migliore. Ingaggi troppo alti a giocatori che non se li meritavano e acquisti inadeguati, tranne in rare eccezioni.
Barbara si è dimostrata molto ottimista e sicura in merito al futuro, facendo intendere che ci sarà un netto cambio di rotta e che potremo rivedere un Milan vincente. La fiducia però va guadagnata ed i tifosi aspettano al varco la dirigenza per valutare se anche questa volta avrà deluso oppure se sorprendentemente ci saranno tracce di progetto.
I tifosi milanisti non chiedono investimenti plurimilionari come quelli effettuati dagli sceicchi di Manchester City e Paris Saint Germain. Tutt’altro. Basterebbe innanzitutto liberarsi dei giocatori in esubero e non dal Milan, che sono diversi e cederli rappresenta sicuramente un’impresa non facile considerati gli stipendi che questi elementi percepiscono, ma è necessario trovare una soluzione. In secondo luogo bisogna individuare un nucleo di giocatori, giovani e meno giovani, presenti nell’organico attuale dai quali ripartire. Infine bisogna fare degli acquisti mirati su giocatori che in prospettiva possono diventare dei campioni. Qui entra in campo il lavoro di scouting nei vari campionati europei ed extraeuropei, ambito nel quale il Milan si è dimostrato molto deficitario. Ovviamente una squadra non si può comporre solo di giovani di belle speranze, pertanto ben venga anche l’arrivo di qualche giocatore più maturo che non sia però ormai a fine carriera e non comporti il pagamento di uno stipendio troppo oneroso (l’operazione Essien è stata un fallimento).
Non va poi dimenticata la questione relativa all’allenatore. Chiunque egli sia va messo nelle condizioni di lavorare al meglio, va difeso e vanno evitate inutili battaglie interne che sono solo deleterie per la squadra. In questa stagione abbiamo avuto ben due allenatori delegittimati e ciò fa poco onore ad un club blasonato come quello rossonero.
Parlare è sicuramente facile, agire meno. Quello che serve al Milan per ritornare grande lo sanno bene o male tutti i tifosi. Il quesito rimane sempre il medesimo: il Milan potrà tornare vincente con la famiglia Berlusconi al comando? Barbara ci ha detto di si ieri, ma è lecito essere pessimisti. Non ci resta che attendere gli eventi per giudicare. Se poi nel mentre il presidente onorario Silvio Berlusconi evita di rinfacciare alla tifoseria le sue spese per il club ci farà un gran favore…
Matteo Bellan