Stadio chiuso a Napoli, la Fiesole chiusa (con la condizionale) a Firenze, la Nord interista chiusa fino alla sesta di ritorno del prossimo campionato. Le Curve degli stadi italiani vengono colpite da sanzioni importanti ed il mondo ultras sembra intenzionato a ribellarsi. La protesta rischia di avere risvolti clamorosi. Magari già domenica a pranzo, Atalanta-Milan.
L’11 novembre 2007 la partita fu interrotta dopo pochi minuti per motivi di ordine pubblico. Era stato ucciso Gabriele Sandri, tifoso laziale in viaggio per Milano. Gli ultrà atalantini spaccarono tutto. Questa volta sembrerebbero pronti a ripetere la protesta contro il daspo di 5 anni inflitto a Genny. Un capo dei napoletani, tifoseria non certo amica, ma oggi più che mai gli ultrà sono una realtà compatta. I daspo non fanno più paura. Anzi.
E sul web il tam tam è cominciato. Arrivano le prime prese di posizione delle curve che contano. Da Milano, sponda rossonera: «Dateci il Daspo a vita e forse ci darete il mezzo per unirci al di là dei colori e venire in piazza tutti insieme a combattere questa politica che sta uccidendo questo paese ed i suoi cittadini!». La frase che chiude il lungo comunicato pubblicato ieri sul sito della Curva Sud milanista, il pensiero condiviso, fa capire che il calcio non è più al centro del loro mondo.
Fonte: La Gazzetta dello Sport