Milan-Inter, è Euro-derby. Tutto in una notte per i rossoneri, l’Inter può gestire

Milan-Inter
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«Non vale per lo scudetto, non vale per la Champions: ma che razza di derby è?». No, Milano, l’Italia intera, non hanno il diritto di ragionare in questi termini. Come scrive la Gazzetta dello Sport, non ci si può attaccare al blasone: si cadrebbe nel ridicolo. Il derby al tempo della crisi vale solo un piazzamento in Europa League? Beh, quel traguardo dev’essere accolto con soddisfazione dal nostro movimento ormai scivolato al quinto posto del ranking continentale. Piazzamento che avevamo trent’anni fa, cioè prima dell’era Berlusconi-Moratti presidenti che tantissime soddisfazioni hanno saputo regalare ai loro tifosi. Nel passato, quando l’euro sul mercato scorreva a fiumi.

Pronostico? Milan Una delle leggi non scritte del calcio, che però trovano frequente applicazione pratica, vuole che il derby vada alla squadra che è messa peggio. In questo caso, si tratta del Milan. Che si trova in una delicatissima situazione psicologica poiché soltanto vincendo le tre partite in programma può sperare di centrare l’obbiettivo residuo. E fra Inter, Atalanta e Sassuolo (a San Siro) è questo il match -chiave.

Condizione mentale? Inter I nerazzurri arrivano allo scontro in una condizione mentale decisamente più leggera: la preoccupazione è minore. Sei punti di vantaggio con nove da assegnare sono una polizza Europa blindata. A Mazzarri stasera può bastare il pareggio, poi avrà in casa la Lazio (attesa da due scontri diretti) e all’ultima farà visita a un Chievo che potrebbe essere salvo.

Condizione fisica: pari Le due squadre hanno mostrato nelle ultime uscite una condizione fisica non brillantissima, ma pressoché identica: entrambe hanno dei cali di ritmo, accusano delle pause nei 90’. E’ vero però che nel derby si riesce a correre di più… Il Milan recupera De Sciglio ed El Shaarawy: gente da corsa, appunto.

Seedorf inquieto, Mazzarri no – Gli allenatori vanno in panca con stati d’animo opposti. Clarence Seedorf ha vissuto una vigilia all’insegna della precarietà e ieri ha dovuto sottolineare la sua totale indipendenza sulle scelte tecniche e tattiche: altro pessimo segnale. Il suo dirimpettaio Mazzarri è stato più volte riconfermato da Thohir, anzi radio mercato lo dà in procinto di allungare il legame col club nerazzurro. Un elemento che unito al quantum (guadagna più di Antonio Conte) dovrebbe decisamente contribuire a farlo lavorare con serenità.

Le sorprese – I giocatori si conoscono perfettamente, i sistemi di gioco sono arcinoti. Eppure i derby regalano spesso dei protagonisti a sorpresa. Stavolta il Milan potrebbe ricevere da Taarabt una spinta in più. Il marocchino sa colpire da fuori area, come abbiamo visto, sfruttando i movimenti di Balotelli e Kakà. Dall’altra parte occhio a Kovacic, il più giovane sul terreno: non ha mai segnato in maglia nerazzurra, magari il gol se l’è riservato per questa occasione.

I soliti noti – Balotelli sogna di essere decisivo nella centesima partita in Serie A (46 gol, in pratica uno ogni due gare), Palacio di riprovare la gioia dell’andata (gol da tre punti di tacco!). Kakà vorrebbe piazzare una delle sue serpentine veloci, Icardi immagina di poter disegnare con le mani il cuoricino alla sua Wanda. Samuel e Mexes, al passo d’addio, saranno gli incursori aggiunti sui tiri da fermo, Montolivo e Hernanes le possibili varianti impazzite. E dalla panca pronti ad alzarsi Honda e Pazzini, Guarin e Alvarez: da grandi esclusi a possibili eroi?

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