MILAN MONTOLIVO – Intervista del Corriere dello Sport a Riccardo Montolivo, capitano del Milan, durante la preparazione al derby di domenica:
Buongiorno, che derby sarà quello di domenica?
«Prima di tutto deve essere per noi il derby dell’orgoglio per riscattare una stagione non bella, per cercare di conquistare la zona-Europa League, per “vendicare” il derby di andata. Insomma, per tante ragioni. Vogliamo vincere».
Montolivo è al suo terzo derby rossonerazzurro ed è ancora senza vittorie.
«Sì, è vero. Nell’andata non ero in campo (perchè era squalificato; ndi). Nella prima stagione ho perso il primo e pareggiato il secondo… Comunque non è che una sola partita, anche se si tratta del derby, può risollevare un’intera stagione negativa. Vorrei vincerlo a maggior ragione ora che ho la fascia da capitano».
Il rammarico maggiore?
«Al mio esordio segnai un gran gol, che fu però annullato per un presunto fallo di Emanuelson su Handanovic… Poteva essere quello la mia prima rete in maglia rossonera».
Questo derby può essere considerato come uno spareggio per l’Europa League?
«Nei confronti dell’Inter abbiamo 6 punti di svantaggio e a 3 giornate dalla fine non sono pochi… Ma non possiamo fare calcoli. Se vinciano e andiamo a -3 cambia il discorso».
Dopo una striscia di cinque vittorie consecutive è arrivata la sconfitta di Roma. Un brutto colpo per voi. Cosa ha signficato perdere 0-2 all’Olimpico?
«Che la Roma è superiore a noi, almeno in questo momento. Il campionato l’ha dimostrato, la partita lo ha confermato. Non siamo stati chiaramente in grado di superarli».
Arriva l’Inter, un’altra Grande del campionato. Il Milan in questo campionato ha battuto solo la Fiorentina al “Franchi”, continua a essere… debole con i più forti.
«Sicuramente in questo senso siamo mancati, c’è da colmare il gap sotto tutti i punti di vista. In alcune occasioni abbiamo perso per sfortuna, in altre effettivamente per demerito».
Un Milan diverso, più prudente, schierato con il centrocampo a tre potrebbe ottenere di più in sfide di questo genere?
«Credo che Seedorf presenti sempre la squadra migliore, la più in forma va in campo. A Roma non siamo stati all’altezza della situazione. In molti casi ci manca quella convinzione di poter vincere gli scontri diretti».
Riccardo Montolivo è sempre un eterno incompreso. Dopo Allegri, anche Seedorf non intende schierarlo nel ruolo a lui più congeniale, regista davanti alla difesa.
«E’ risaputo che quello è il ruolo che preferisco, che mi piace di più per rendere al meglio secondo le mie caratteristiche. E’ dovere di ogni giocatore assecondare le scelte del proprio allenatore. Ma io non nascondo la mia idea».
Come si sentono Montolivo e i suoi compagni di squadra?
«Ognuno di noi non può essere certamente soddisfatto per quello che ha dato in questa stagione alla squadra, avrebbe potuto fare di meglio e di più. Adesso, però, proprio nel derby bisogna pensare solo al bene del Milan e basta! In queste tre partite che restano alla fine del campionato dobbiamo dare il massimo. “Jolly” da giocare ce ne sono stati durante il campionato, ma ne abbiamo sprecati tanti….».
Bisogna avere timore di questa Inter?
«Certamente. Ci sono giocatori importanti come Palacio. A me in particolare piace molto Kovacic. Mazzarri è molto bravo a dare l’assetto giusto alla squadra, preparandola “ad hoc” rispetto alle caratterische dell’avversario. Noi dobbiamo essere preparati, abbiamo le qualità per mettere l’Inter in difficoltà».
Lo sfogo di Balotelli dopo la partita con la Roma. Super Mario non è contento di come Seedorf dispone il Milan in campo.
«Sicuramente la squadra non ha messo Mario nelle migliori condizioni. Balotelli, comunque, ha grandi qualità. Ci si aspetta molto da lui, come da chi ha maggior talento».
Si dice che sia stato proprio Montolivo a costringere Balotelli ad andare ad affrontare le telecamere di Sky dopo il kappaò contro la Roma…
«No, le cose non stanno così. Esiste una rotazione ben precisa per le interviste e toccava a lui… Si deve apprezzare il suo gesto perchè è andato a metterci la faccia, gli va dato questo merito».
Balotelli invoca la presenza di Pazzini al suo fianco in attacco.
«Credo che i due abbiano in passato dimostrato di poter giocare insieme, ma nelle ultime partite prima della sconfitta contro la Roma le scelte hanno dato ragione all’allenatore».
Montolivo, lei è stato sempre molto critico nei confronti di Balotelli. A che punto è il grado di maturazione di Super-Mario?
«Balotelli deve riuscire a esprimere il proprio potenziale al massimo, ma non riesce a farlo ancora con continuità. Deve imparare a gestire meglio sia il carattere che i nervi. In Nazionale gioca con a fianco un altro attaccante? Sicuramente è capace di interpretare bene tanto il ruolo di prima punta che quello di seconda punta».
Di che umore è Seedorf in quest’ultimo periodo? Sembra esserci tensione fra lui e la società?
«È sempre molto sereno, disponibile con noi giocatori, molto concentrato su quello che dobbiamo fare, partita dopo partita. È molto concentrato sul campo, non è teso».
Che futuro avrà questo Milan?
«È molto difficile da decifrare, le prossime tre partite sono il futuro. Il mercato, il bilancio, la guida tecnica: non spetta a noi e tanto meno a me fare previsioni. È difficile dare un giudizio. Chi ci sarà sulla panchina del Milan? In questo momento il mio allenatore è Clarence Seedorf».
Come sono i rapporti fra Montolivo e Seedorf?
«Io credo di avere sempre la fiducia dell’allenatore. Cosa è successo prima del Catania? Non ero nella squadra da titolare durante le prove della settimana. Non è che devo giocare sempre tutte le partite anche se sono il capitano… Il giorno prima della partita ha comunicato la sua scelta. È legittimo da parte di un allenatore fare queste scelte. È pagato per questo».
Si è scritto e si è detto che il Milan sia diviso: italiani da una parte, stranieri dall’altra…
«No, il gruppo è unito. È chiaro che poi ci sono antipatie e simpatie, giocatori più utilizzati e altri meno… Qualcuno è penalizzato, altri meno…. C’è, insomma, chi può essere deluso».
L’incompatibilità Abate-De Sciglio sulle fasce ha ragione di esistere?
«Abate e De Sciglio sono due ottimi giocatori, sono titolari in Nazionale e sono anche due ottimi amici».
Filippo Inzaghi può essere ritenuto pronto ad allenare la prima squadra?
«I ragazzi della Primavera sono entusiasti di lui. Io non ho altri dati oggettivi per valutarlo».
Quale è la formula per rilanciare il Milan?
«Bisognerebbe riuscire a investire con qualità individuando i giovani che non sono campioni ma possono diventarlo».
El Shaarawy ha ancora diritto di cittadinanza in questo Milan?
«Sì, e non solo in maglia rossonera. La convocazione in Nazionale gli ha dato una grande iniezione di entusiasmo e forza. Il suo primo pensiero adesso deve essere quello di stare bene, di allenarsi senza dolore».
Che Mondiale sarà quello di Montolivo?
«Spero di far parte della spedizione azzurra…. Spero che possa essere un Mondiale magico».
Di che cosa non può fare a meno in questo momento il calcio?
«Soprattutto dei tifosi, che sono il fulcro attorno a cui si muove tutto questo grande spettacolo. Quindi devono essere trattati nel miglior modo possibile».
Il razzismo è sempre più di attualità. Come bisogna reagire?
«Io sono più per l’ironia, anche se questo argomento colpisce in maniera diversa la sensibilità di ognuno di noi. Il razzismo è generato dalla cultura ignorante di alcune persone».
Redazione MilanLive.it