MILAN BALOTELLI- Nel suo editoriale per goal.com, Maurizio Compagnoni ha analizzato il momento dei rossoneri: “Al Milan per anni sono stati i più bravi nel gestire le tensioni dello spogliatoio. Merito di una società attenta e di una rosa ricca di giocatori di grande personalità. Ora che non ci sono più personaggi come Maldini, Costacurta, Ambrosini e Gattuso, solo per citarne alcuni, la gestione delle tensioni non è più impeccabile. Accade così che Seedorf, arrivato a cinque vittorie consecutive prima della sconfitta dignitosa contro la Roma, sia in rotta di collisione con l’ambiente. E che Balotelli, mandato davanti alle telecamere per ridimensionare il suo nervosismo, si metta a litigare in diretta tv. Contro la Roma Balotelli non è stato disastroso ma ha giocato una partita insufficiente. Nel secondo tempo si è stufato di fare l’attaccante e si è messo in una posizione ibrida, largo a destra, quasi sulla linea dei centrocampisti. Non era quello che gli aveva chiesto Seedorf, non era quello che volevano i suoi compagni. Il problema non è capire se Balotelli è un fuoriclasse. Lui stesso, stizzito, ha detto di non esserlo anche se qualche anno fa preconizzava un’imminente vittoria del Pallone d’Oro. Il problema è capire se Balotelli può essere funzionale a un progetto, se c’è la disponibilità a giocare di più per la squadra”.
La Redazione di Milanlive.it