Roma-Milan, Repice: “Giallorossi favoritissimi. Seedorf è arrivato nel momento sbagliato”

AC Milan v AS Livorno Calcio - Serie A

Intervistato da ilveromilanista.it, il telecronista Rai, Francesco Repice, ha detto la sua sulla partita di stasera tra Milan e Roma.

Il Milan è nel suo periodo migliore, ma la Roma non è da meno. Cosa si  aspetta dalla sfida dell’Olimpico? “Credo che tra le due squadre non ci sia partita sostanzialmente. La Roma mi sembra più forte e più quadrata; al Milan c’è un clima di incertezza che nonostante i risultati non fa bene alla squadra. Per diversi fattori vedo favorita la Roma”.

Seedorf viene messo continuamente in discussione nonostante i risultati, è giusto secondo lei? “Credo che fare tutto questo trambusto intorno a Seedorf nonostante i risultati non sia una buona idea. Però mi rendo conto che ci siano delle aspettative intorno al Milan molto molto particolari; la squadra rischia di rimanere fuori dall’Europa e non sarebbe una cosa normale per il Milan. Seedorf non è arrivato in un momento felice e quello che sta facendo dovrebbe essere elogiato secondo me”.

La Roma forse non conquisterà il tricolore, però con più di ottanta punti viaggia a ritmo scudetto. Crede che i giallorossi possano diventare la seconda forza italiana anche grazie all’aiuto del nuovo stadio in programma? “Non so se sarà la prima o la seconda, io so che è una potenza finanziaria perchè ci sono dei partner intorno al club  che possono proiettare la squadra sullo stesso livello delle grandi potenze Europee.  Questa è sicuramente una squadra che pensa a primeggiare sia in Italia che in Europa”.

Proiettandoci al Mondiale brasiliano, pensando con la testa di Prandelli lei prenderebbe in considerazione El Shaarawy? “No, non si possono portare giocatori che non hanno mai giocato. Il Mondiale è una competizione molto complicata e si rischia di fare del male e non del bene al giocatore.  Dal punto di vista fisico e mentale, il Mondiale ti mette sulle spalle uno stress incredibile, bisogna essere preparati al meglio”.

Lei si aspetta una grande rivoluzione al Milan a fine stagione? “Sì, me l’aspetto dal punto di vista societario. Io non credo che esista una persona che possa spendere 500 milioni per una squadra di calcio, a meno che non ci sia uno stadio di proprietà e non ci siano le casse in ordine. Quella di Berlusconi è una normale tattica di mercato, ma non può avere i frutti sperati”.

Redazione Milanlive.it

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