MILAN NOCERINO – Intervista eslcusiva del quotidiano Tuttosport al centrocampista Antonio Nocerino, di proprietà Milan ma i prestito al West Ham. Ecco le sue impressioni dei mesi di Premier League vissuti finora:
Nocerino, meglio il calcio brit o quello nostrano?
«Beh, qui ci sono infinitamente meno pressioni che in Italia. E’ proprio un altro tipo di approccio, di mentalità. Qui, ad esempio, non facciamo ritiro in occasione delle gare casalinghe. Pure il modo di fare il tifo è totalmente differente, anche se devo dire che i tifosi che ho trovato al Milan non potrò mai scordarli. Sono molto inglesi nel modo di appoggiare la squadra: anche quando le cose non andavano proprio benissimo non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno, il loro appoggio e non ci hanno mai contestato».
Rispetto agli impianti inglesi, ultramoderni e quasi tutti di proprietà dei club, l’Italia è una sorta di “Terzo Mondo”?
«Qui pure gli stadi sono al passo con i tempi. Credo che finalmente anche in Italia si stia capendo che gli impianti di proprietà possono fare la differenza e aiutare la squadra a ottenere risultati lusinghieri. Mi auguro che, prestissimo, anche nel nostro paese, ogni società possa avere un suo stadio».
Questo, in Premier, è l’anno del Liverpool?
«I Reds stanno disputando un campionato assolutamente d’eccellenza, strepitoso. Da qui a dire che hanno il titolo in tasca, però, ce ne passa. La lotta per il titolo è ancora apertissima: Chelsea e Manchester City, infatti, non mollano un centimetro ed è la garanzia che il finale di stagione sarà spettacolare, combattuto e bellissimo».
Proprio quello che manca alla serie A, dove da qualche stagione ormai si assiste al monopolio juventino…
«Come negarlo. In Italia la Juve, con l’arrivo di Conte ha iniziato a volare, ad ammazzare i campionati uno dopo l’altro. Credo che il tecnico sia l’arma segreta dei bianconeri. la stragrande maggioranza dei giocatori, infatti, è la stessa qualche anno fa: è il tecnico ad aver cambiato la mentalità della squadra».
Col monopolio di scudetti della Juventus dovrà tornare a relazionarsi da giugno, quando scadrà il suo prestito negli Hammers e tornerà a Milanello…
«Ecco, vorrei spiegarvi come la vedo io. Sono qui in prestito, è vero. Non credo, però, che l’opinione che il Milan aveva su di me a gennaio scorso sia cambiata in pochi mesi. Non rientravo nei piani tecnici dei rossoneri allora e non credo di rientrarci adesso o a giugno. Non voglio essere un peso per nessuno. Per questo mi auguro di poter rimanere in Premier: il West Ham ha precedenza su tutti gli altri club, visto che hanno creduto in me e mi hanno regalato la chance di confrontarmi con il calcio inglese».
Le spiace non essere stato minimamente considerato dalla Nazionale in vista del Mondiale?
«Spiace, eccome. Ma il calcio è questo, per me la Nazionale non è un assillo. Spiace non essere del gruppo, ma accetto ogni decisione con serenità e senza fare inutili polemiche».
I suoi compagni negli Irons che sono nel giro della Nazionale inglese le hanno chiesto di svelare qualche segreto degli azzurri?
«L’Inghilterra ha una squadra fortissima, zeppa di campioni. Non hanno paura di noi italiani. Vogliono assolutamente vendicare il ko patito agli Europei. Fidatevi, sarà una sfida equilibratissima all’interno di un girone davvero complicato».
Chi vincerà la Champions e l’Europa League?
«La Champions mi auguro che finisca nella bacheca del Real: vorrebbe dire che ha trionfato anche un po’ di Italia, con Carlo Ancelotti. L’Europa League mi auguro la vinca la Juventus. Ho tanti amici là, anche se non mi sento spesso con loro, ma per colpa mia che sono un orso, sono un solitario. Se sogno di tornare in bianconero? E’ impossibile, surreale. Io sono uno che non lascia spazio ai sogni, sono molto realista. Dove andrò? Sicuramente in un posto dove sono apprezzato e dove posso sentire la fiducia dell’ambiente…».