Ospite a Milan Channel, all’interno del programma Milan Next, Cristian Brocchi, ha svelato i retroscena della vittoria dei suoi allievi contro i rivali dell’Inter: “Vincere il derby è stata una bella emozione ma io ho sempre parlato con i miei ragazzi e ho cercato di non caricarli troppo. Anche a livello giovanile è una sfida con troppa pressione, sono partite che non vengono giocate bene, ho passato molto tempo negli allenamenti a dir loro di non aver paura, di non sentire l’ansia da prestazione, abbiamo dominato la partita e il 5-0 è la ciliegina sulla torta. Sono dell’idea che se noi abbiamo il pallone, gli altri non ci possono fare male. I giovani spesso non sono subito pronti e non hanno la personalità necessaria per poter impostare il gioco dalla difesa e creare una superiorità numerica. Insegnando loro a giocare palla a terra, senza paura e cercando la giocata e non il lancio lungo, i frutti si vedranno nel futuro, accettando ora qualche sbaglio che fa parte della crescita”.
Sul campionato vinto e le esperienze contro squadre europee: “Oltre all’importanza di aver vinto il nostro campionato, sono state molto interessanti e utili le due esperienze internazionali che abbiamo fatto, l’Al Kass International Cup e il Memorial Aragones, scontrandoci con scuole calcio, Barcellona Manchester City PSG e molte altre, che hanno una formazione nata molto prima come ideologia di calcio moderno. È stato bello vedere i ragazzi arrivare alla vittoria tramite le nostre richieste di un gioco corale, abbiamo ricevuto molto complimenti anche dagli esperti che erano presenti ai tornei, mi hanno detto che non erano abituati a vedere una squadra italiana giocare così, un calcio aperto ed europeo. I premi individuali, ricevuti dai miei calciatori in queste manifestazioni, indicano come la rosa sia bene formata e che questa modalità di gioco può mettere in risalto ogni singolo giocatore”.
Sul rapporto con Filippo Inzaghi: “Io e Pippo siamo simili, siamo dei martelli! Anche sopra 2 a zero a fine primo tempo non molliamo fino all’ultimo secondo, abbiamo vissuto sulla pelle Istanbul, da lì abbiamo imparato. Chi scende dalla prima squadra del Milan o chi viene promosso dagli allievi in Primavera deve avere lo spirito giusto, il rispetto degli altri ragazzi e cercare di mettersi in luce per guadagnarsi minutaggio importante. Proprio per questo motivo mi ha fatto un enorme piacere vedere l’esordio di Cutrone. Ho cercato spesso di aiutarlo in quelle che possono essere le sue negatività. È un calciatore istintivo, voglioso di correre e segnare, è un po’ un cavallo pazzo ma è migliorato in tutto, anche nel carattere. Cutrone e Petagna possono formare una coppia davvero importante per il futuro, possono completarsi”.
Redazione Milanlive.it