Intervistato dal tabloid inglese Daily Mail, il regista della Juve e della nazionale Andrea Pirlo ha svelato un retroscena sul suo mancato passaggio al Chelsea quando vestiva ancora la maglia del Milan:
“Avevo già trovato un accordo con i Blues, a Londra era appena arrivato Ancelotti. Carlo per me è stato come un padre, un maestro, un amico che rendeva le cose divertenti. Se vuoi rendere al meglio, non c’è nessun allenatore meglio di lui. Ma Berlusconi fermò tutto dicendomi: “Resta con noi, abbiamo preso Huntelaar”. Ora: Huntelaar è un ottimo giocatore, segna tanti gol, ma il Milan aveva appena ceduto Kakà, Huntelaar non era certo il tipo di giocatore che avrebbe vinto il Pallone d’Oro. Poi Berlusconi mi disse: “Andrea, ascolta, non puoi andartene. Sei il nostro simbolo, sarebbe un terribile danno d’immagine”. Io risposi: “Presidente, apprezzo ciò che mi sta dicendo, ma il Chelsea mi offre quattro anni di contratto, qui vado in scadenza tra due”. Mi disse allora: “Non c’è problema, puoi sistemare tutto con Galliani”. Pochi minuti dopo andò in conferenza stampa a Milanello a dire che Pirlo non era in vendita. Berlusconi è così: sa esattamente quello che vuole e questo lo rende un presidente speciale”.
Redazione MilanLive.it