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Categorie: Milan News

Milan, Seedorf ancora duro con Allegri: “Mezza squadra in deficit fisico”

Probabilmente lo farà senza malizia o cattiveria, ma in ogni conferenza stampa Clarence Seedorf trova il modo di lanciare qualche punzecchiatura al suo predecessore Massimiliano Allegri. A volte sono delle “carezze”, altre delle vere e proprie bordate. Questa volta il tecnico olandese – che in campionato ha già fatto meglio dell’allenatore toscano, collezionando 23 punti in 13 gare contro i 22 delle prime 19 partite stagionali – si è soffermato su tre giocatori (Mexes, Robinho e Balotelli) che, dal suo punto di vista, sotto la sua gestione si sono rivalutati, chi sotto l’aspetto puramente calcistico, chi per quello caratteriale o fisico.

DEFICIT FISICO Seedorf ha voluto fare la solita premessa, ovvero quella delle responsabilità («la mia gestione va giudicata da quando sono arrivato, quanto accaduto prima non mi riguarda») e ha parlato di quello che sarà il suo Milan («è inutile fare filosofia, io ho appena iniziato come allenatore e devo fare molta più strada per dire “questo è il mio ideale, questo è il modo di giocare della mia squadra”; ora devo tirare fuori il massimo da ogni giocatore e dalla prossima stagione sarà tutto diverso»), ma quando è dovuto entrare sullo specifico, soffermandosi su alcuni elementi, ha dato le sue spallate ad Allegri. L’ex tecnico rossonero non è mai stato citato, naturalmente, ma fare il classico “uno più uno” non è stato difficile; soprattutto quando ha parlato di Robinho, poco utilizzato anche da lui – dopo 4 apparizioni da titolare nelle prime 4 gare dell’olandese, è arrivato un infortunio muscolare e al rientro, su 7 partite, il brasiliano ne ha giocata solamente una da titolare e in 2 casi è subentrato (33 minuti totali) -: «Robinho, così come tutta la squadra, ha avuto all’inizio un grande deficit fisico e non riusciva a esprimere tutto il suo talento – ha tuonato subito Seedorf -. Lui, quando ha giocato, ha corso tanto, ma non lo faceva nel modo giusto, poi si è fatto male e quando è rientrato, considerando che lui ama giocare a sinistra, ha trovato davanti Taarabt che sta facendo molto bene. Robinho, però, in allenamento è fra i più positivi, fra i più in forma, magari stessero tutti come lui. Arriverà il suo momento». Magari già stasera, anche se il brasiliano molto probabilmente partirà di nuovo dalla panchina visto che al posto di Honda dovrebbe giocare Birsa. Un 2014 finora negativo che ha compromesso le speranze di Robinho di andare al Mondiale, anche se lui stesso, a Radio Espn, ha detto di crederci ancora: «Voglio esserci al Mondiale, ma decide il ct Scolari e spero di non rimanere solo nell’album delle figurine: quando mi è stata data la possibilità, credo di aver lasciato una buona impressione».

NUOVI ATTEGGIAMENTI Tornando ai paragoni di Clarence con la gestione precedente – a proposito di condizione fisica, la sottile punzecchiatura parlando di Champions: «Stiamo meglio oggi rispetto a quando abbiamo affrontato l’Atletico, ma dobbiamo fare comunque i complimenti agli spagnoli per il cammino in Europa -, il tecnico ha fatto intendere la crescita, con lui in panchina, di Mexes e Balotelli: «Non sono sorpreso del rendimento di Mexes, da quando sono arrivato è stato fra i più propositivi del gruppo, uno dei leader e per questo gli diedi la fascia a Napoli – ha proseguito Seedorf -. Adesso vediamo i frutti di quel lavoro, perché Philippe sta dando personalità alla squadra e non possiamo dimenticarci la sua storia in Italia. Gli faccio i complimenti per come sta lavorando e per come si è messo a disposizione dello staff». A proposito di carattere… a inizio stagione si facevano i conti sulle ammonizioni ricevute da Balotelli, quasi più dei gol segnati. Con Seedorf in panchina, dopo l’episodio “alla Balotelli” a Cagliari (gestaccio contro i tifosi avversari), sono arrivate solamente altre due ammonizioni per proteste, con Atletico Madrid e Fiorentina. Di fatto, Supermario con Allegri aveva messo insieme 22 gare e 13 gialli, con Seedorf il bilancio è di 13 partite e 3 cartellini: «Mario sta mostrando una continua crescita, dentro e fuori dal campo, qualche volta nella vita privata. Inoltre – ha concluso – il suo comportamento con gli arbitri ora mi sembra esemplare. Lui deve fare questo, noi possiamo solo aiutarlo». Alla prossima spallata…

Fonte: Tuttosport

Scritto da
Keivan Karimi