Mario Balotelli e Stephan El Shaarawy sono saliti sul palco dell’Alcatraz di Milano per una delle tappe del tour di Emis Killa, rapper italiano e amico dei due giocatori del Milan. La Gazzetta dello Sport ha intervistato il cantante.
Emis, era tutto organizzato?
«No, abbiamo improvvisato, volevo che salutassero il pubblico perché abbiamo tantissimi fan in comune. Avevano un po’ di strizza, allora ho detto a Mario per quale motivo si vergognasse di uscire, visto che è abituato a giocare davanti a migliaia di persone allo stadio e milioni alla tv, mentre stavolta c’erano 3mila persone. E lui mi ha risposto “sono sicuro che ti sentiresti come me se dovessi giocare a pallone…».
Ma com’è l’amico Mario Balotelli?
«È un ragazzo di cuore, simpatico, non è come lo vogliono dipingere. Spesso guardiamo le partite insieme, alla tv. Non gli faccio domande di calcio, ma lui si esalta quando vede certi gol».
E Stephan?
«Quando si è infortunato la prima volta stavo male anche io, e allora ci siamo fatti gli auguri a vicenda. Sono sicuro che tornerà prestissimo in forma e soprattutto forte come prima».
Quanto è rossonero?
«Sono tifoso, ma non sono un tipo sfegatato. Mi piace molto andare allo stadio, vedere le partite dal vivo. I miei idoli? Van Basten e Gullit. E poi c’è Inzaghi. Lui mi è sempre piaciuto».
E Seedorf le piace?
«Sì, ma penso che per allenare una squadra come il Milan sia un po’ presto. È un ex campione ma ha giocato fino all’altro ieri e deve trovare il suo metodo: forse ora al Milan servirebbe altro. All’Europa League, però, ci credo».