CARNAGO – La conversione di Seedorf. Il tecnico olandese non ha più dubbi: «La società ha dato un obiettivo: cercare di entrare in Europa League. Anche contro il Chievo vanno cercati con molta forza i 3 punti». Il Professore, comunque, non ha gradito i 4 giorni trascorsi fra Roma e Firenze nonostante il mini-ritiro abbia consentito al suo Milan di interrompere la serie negativa di 4 sconfitte consecutive (fra campionato e Champions League) riprendendo la marcia di avvicinamento verso la zona Europa League che adesso è distante 8 punti. «Non credo molto nel ritiro, fa parte della cultura italiana e la rispetto ma in Olanda non l’ho mai fatto – ha spiegato Seedorf – In Inghilterra fino a poco tempo fa non esisteva e in Spagna si fa solo per le trasferte. Io ho vissuto queste realtà e ho vinto tanto lo stesso. Forse bisognerebbe cancellare i ritiri: ci sono molte più squadre che perdono dopo il ritiro piuttosto che il contrario. L’Italia è un paese geograficamente esteso e per certe trasferte bisogna viaggiare alla vigilia. Il ritiro bisogna sfruttarlo al meglio».
TABÙ
– Seedorf è convinto che questo Milan abbia la possibilità di fare bene in questa ultima parte della stagione ma «ora dobbiamo dimostrare che le buone prove con Lazio e Fiorentina non sono casuali. Finché non avremo continuità per 4-5 partite non posso essere soddisfatto e tranquillo». Partendo dal presupposto che nelle ultime 11 partite di campionato disputate a San Siro il Milan ha vinto 9 volte contro il Chievo (2 i pareggi) c’è da sottolineare che il Meazza quest’anno è più che mai in campo minato per la squadra rossonera. «Casa nostra è casa nostra, dobbiamo dimostrarlo – avverte l’allenatore -. Voglio vedere lo stesso spirito e la stessa compattezza di Roma e Firenze. Anche se le sconfitte subite a San Siro non ci hanno visto soccombere. Contro Atletico e Juventus meritavamo una sorte ben diversa e col Parma abbiamo disputato la partita in 10».
FUTURO
– Clarence Seedorf si sente sempre molto saldo sul ponte di comando rossonero, ben oltre i confini di questa stagione. «Sin dal mio arrivo (a metà gennaio; ndi) qui al Milan – ha spiegato – abbiamo iniziato a lavorare anche per il futuro. Come mi ha scritto un amico, Roma non è stata costruita in due giorni. Chi si aspettava che potessi costruire qualcosa di importante in 3-4 mesi si sbagliava. Cosa è cambiato in me? Nulla a pate che devo dire che da allenatore il cuore batte un po’ meno forte che da calciatore e si riesce a gestire meglio gli impulsi».
BALOTELLI
– Seedorf, invece, è finalmente soddisfatto per quanto ha fatto vedere Balotelli in campo contro la Fiorentina. «Mario a Firenze ha giocato una partita esemplare, la migliore da quando sono qui – ha svelato il tecnico – e per la prima volta ha fatto bene tutte le due fasi, anche in copertura, come gli era stato chiesto e ha dato anche di più. Gli ho fatto tanti complimenti per la sostanza della sua prestazione, oltre che per la qualità dei colpi che lui dà sempre. Inoltre Mario ha interagito con l’arbitro con le mani dietro la schiena, con molto rispetto: si vede che c’è un’evoluzione in lui. Tutto il calcio italiano dovrà essere felice se troverà questa continuità». Peccato che poi, a fine partita, Balotelli abbia ecceduto nelle dichiarazioni, rettificate il giorno dopo…
Fonte: Corriere dello Sport