Il ritiro aiuta a capirsi, il senso del pericolo ad avere le idee più chiare. Così i pensieri di Seedorf sono improvvisamente diventati musica per le orecchie di Berlusconi e Galliani. Ora Clarence parla apertamente degli obiettivi fissati dal club, e pazienza se in questo momento è necessario essere un po’ più pragmatici e meno filosofici. Sarà merito dei 4 punti con Lazio e Fiorentina, che hanno restituito sorrisi e stimoli a un gruppo preoccupato, arrabbiato e depresso. «Contro il Chievo dovremo cercare la vittoria con molta forza – racconta il tecnico –. Queste due gare ci hanno dato un’energia di cui la squadra aveva bisogno per sbloccarsi. D’ora in avanti voglio lo stesso spirito, e non sarò soddisfatto fin quando non avremo continuità per 4-5 partite. La società ha fissato un obiettivo, che è entrare in Europa: faremo di tutto per raggiungerlo».
Progetto Un obiettivo che se ne porta dietro un altro: da oggi infatti inizia la «corsa salvezza» personale di Seedorf in vista di una riconferma per la prossima stagione che resterà sub iudice sino a maggio. Roma e Firenze sono state una prima svolta, ma per convincere del tutto la proprietà occorrono altre prove come quella del Franchi, sebbene Clarence sia già molto concentrato sul futuro: «Col club stiamo facendo progetti, anche in termini di rosa, fin dal mio primo giorno. E sul futuro del Milan io sono molto ottimista. Certo, chi credeva che io potessi risolvere tutto in 3-4 mesi si sbagliava. Serve tempo. Se il ritiro è servito? Non credo molto nel ritiro, è una cultura tutta italiana, in carriera ho vinto lo stesso senza ritiri». Diciamo che per vincere magari serve anche l’ultima versione di Balotelli: «Dopo Firenze gli ho fatto i complimenti, da quando ci sono io è la prima volta che fa la doppia fase per 90’. C’è un’evoluzione positiva in lui, anche nel rapporto con gli arbitri. E’ stata una partita esemplare come giocatore e come persona».
Fonte: Gasport