Dopo 4 sconfitte consecutive ed un pareggio, il Milan risorge a Firenze con una vittoria per 2-0 che allontana la crisi, almeno momentaneamente, e salva la panchina di Clarence Seedorf. Le trasferte contro Lazio e Fiorentina erano cruciali per il futuro del tecnico olandese, che però ne è uscito rafforzato e con quattro punti che danno un po’ di respiro ad una classifica che rimane comunque triste.
Il Milan visto al Franchi è stato ordinato in campo, meno propenso a gettarsi all’attacco senza logica e più attento a non sbilanciarsi. Certamente vanno riviste alcune situazioni di gioco, soprattutto nel reparto arretrato che per ben due volte ha concesso ad Alessandro Matri l’opportunità di battere a rete a pochi passi da Christian Abbiati.
Adesso viene in difficile, ovvero confermarsi a livello di risultato e mostrare progressi sul piano del gioco e del carattere. La vittoria di Firenze deve essere il primo passo per vedere finalmente un Milan i cui giocatori siano in grado di onorare una maglia che troppe volte è stata indossata senza la consapevolezza di dover rispettare i tifosi e la storia del club. La qualità dell’organico è scarsa, lo sappiamo tutti, ma non devono mai mancare la grinta, la fame e la voglia di mettercela tutta. Solo così ci si guadagna il rispetto e la stima dei tifosi aldilà di quelli che poi possono essere i risultati. Vedere giocatori strapagati passeggiare sul campo oppure ridere e scherzare durante gli allenamenti o dopo le sconfitte è qualcosa che fa arrabbiare.
Come fa arrabbiare anche l’ultima uscita di Silvio Berlusconi, che ieri durante un incontro a Palazzo Grazioli ha così risposto ad un parlamentare tifoso del Milan che aveva espresso il proprio dispiacere per il momento negativo della squadra: “A te dispiace? Figurati quanto dispiace a me, che ci rimetto 50 milioni di euro l’anno”. Non è la prima volta che il presidente onorario rinfaccia le sue spese per la gestione del club, anche se francamente in questo caso l’intervento ci sembra fuori luogo dato che negli ultimi tempi il bilancio è vicino al pareggio. Ad ogni modo l’invito che facciamo a Berlusconi è il seguente: se il Milan per lui è un peso, nessuno lo costringe a tenerselo. Lo venda e ponga fine a tutti quei ridicoli teatrini ai quali i tifosi milanisti stanno assistendo da un po’ di anni a questa parte.
Matteo Bellan