LAZIO MILAN – Come sottolinea l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, la Curva Nord laziale ieri sera si è contraddistinta per due motivi in particolare: l’annunciata protesta contro il proprio presidente Claudio Lotito, che verrà preso di mira ormai da qui fino al termine della stagione, e i pessimi ululati razzisti dei tifosi biancocelesti nei confronti di Clarence Seedorf.
Il gesto è stato evidentemente di stampo razzista, ma ha colpito soltanto il tecnico di colore del Milan per un semplice motivo: la vecchia ruggine dovunta all’episodio successivo alla morte del tifoso Gabriele Sandri, avvenuta nel novembre 2007. Seedorf, all’epoca calciatore del Milan, si rifiutò di indossare il lutto al braccio ammettendo di non conoscere il ragazzo scomparso e di non sentire il bisogno in maniera ipocrita di omaggiarlo in questo modo. I tifosi della curva laziale non gliel’hanno perdonata, neanche dopo le scuse di sabato in conferenza stampa, ed hanno preso di mira con i classici ‘buu‘ il tecnico rossonero.
Oltre agli ululati è spuntata anche una maglia del Milan dello stesso Seedorf avvolta in una croce, altro simbolo di pessimo gusto. Ora la Nord rischia la chiusura dopo il giudizio di Giampaolo Tosel. E si ricomincia con il balletto delle discriminazioni e dei tifosi puniti.
Redazione MilanLive.it