Il giornalista Luigi Garlando, dalle pagine de La Gazzetta dello Sport, ha parlato della situazione di Clarence Seedorf che, stando a quanto riportano le ultime voci, già questa sera potrebbe giocarsi il futuro in rossonero: “Nella città eterna Clarence Seedorf, il papa nero, prova a salvare il suo trono traballante. Ci è arrivato con una corona di spine: ha cercato per mesi un rapporto esclusivo con Berlusconi e si ritrova sotto la tutela di Galliani; ha sparlato della squadra con gli ultrà e oggi dovrà chiedere ai suoi giocatori di salvargli la pelle. Peggio non avrebbe potuto muoversi. Come si comporterà oggi il Milan? Si batterà alla morte nell’arena dell’Olimpico per salvare il suo allenatore, contro una Lazio in condizione certamente migliore? O pollice verso? Dopo 3 sconfitte, il Milan non può allinearne altre se vuole alimentare uno straccio di sogno europeo. Le risposte più intriganti della giornata sono attese proprio da Roma. Tra oggi e mercoledì (Firenze) si gioca il destino di Seedorf, l’anti-virus arrivato al Milan con la convinzione di avere un futuro eterno. Come Roma. Ieri l’olandese ha provato a rivendicare come sue le decisioni prese dalla società, a negare ultimatum e ha giurato di avere in pugno la squadra. Ha recitato un micro-atto di umiltà: ‘Non ho l’esperienza per fare tutto da solo’. Lo sospetta solo ora, dopo l’educazione delle mazzate prese. Forse è tardi. Avrebbe dovuto capirlo prima, domando il suo io ipertrofico, cercando subito la collaborazione con il saggio Galliani e coltivando l’empatia con la squadra più che la comunella con la curva”.
Redazione Milanlive.it