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Categorie: Milan News

Seedorf, destino legato a un filo: “Senza risultati sarà esonero”

MILANO – Seedorf è sotto assedio. Costante, opprimente. L’esonero è sempre in agguato. Ieri un segno di resa: il tecnico olandese, solo e isolato, ieri ha chiesto un confronto con Galliani per trovare una sponda concreta per risolvere la crisi milanista. Ma Seedorf deve considerarsi «commissariato» con Galliani che l’ha avvisato ufficialmente della nuova situazione e lo marcherà stretto, pronto a intervenire per prevenire situazioni (anche fuori dal campo) già verificatesi nei primi due mesi della sua gestione. Il «giallo» della sua convocazione a casa Milan che ieri pomeriggio ha inquietato, per un paio d’ore, il pianeta Milan è stato la riprova che il destino del tecnico olandese è appeso a un solo filo, quello dei risultati. Un concetto, uno dei tanti argomentati nel summit, che l’ad Galliani ha ribadito a Seedorf. Non ultimo quello che riguarda i ruoli ben precisi che contraddistingono entrambi. Già una settimana fa, alla vigilia della disastrosa sfida contro il Parma, Galliani aveva avuto uno scontro verbale molto duro a Milanello con l’allenatore: «Io continuo a fare il dirigente, lei pensi a fare l’allenatore!».

IMBUTO – Concetto, come detto, ribadito ieri nell’ufficio milanese dell’ad quando Seedorf (costretto a minimizzare in una ventina di minuti lo scambio di idee previsto a Milanello con dirigenti e tecnici del settore giovanile) si è presentato alle ore 15 come stabilito già il giorno prima. Dopo un’ora e mezzo Seedorf si è congedato da casa Milan, assolutamente indottrinato e redarguito su vari e svariati argomenti. Il Professore, una volta tanto, è stato costretto ad ascoltare e a prendere appunti. C’è il sospetto che Galliani gli abbia indicato un nuovo modulo che prevede il centrocampo a 3. Le certezze sono altre: Seedorf d’ora in poi (ma il tempo a sua disposizione sta per scadere…) dovrà confrontarsi solo con l’ad Galliani. Il presidente Berlusconi l’ha delegato per la gestione dell’area tecnica e non vuole essere più coinvolto periodicamente nelle problematiche dell’allenatore.

TUTOR – Quindi Seedorf, suo malgrado, dovrà fare i conti e rendere conto a Galliani in versione «tutor». L’ad guiderà la delegazione rossonera in partenza questo pomeriggio (ore 18,45) dalla Malpensa per Roma (dove si tratterrà fino a martedì pomeriggio) per poi trasferirsi a Firenze dove mercoledì è in programma la sfida contro la Viola. Galliani ha ribadito a Seedorf un concetto che, almeno per il momento, non sembra essergli molto chiaro: non c’è nessun sacramento nè dogma che consente a Seedorf di potersi sottrarre alla legge el calcio che prevede nei risultati (e la relativa classifica…) i parametri più importanti per giudicare l’operato di un allenatore. Sette sconfitte in 12 partite sono tante. Se dovessero diventare 9 la situazione diventerebbe intollerabile.

PATIBOLO – In pratica Galliani ha ufficializzato a Seedorf quello che già si conosce: le sentenze contro Lazio e Fiorentina saranno decisive per per determinare il suo destino. Mauro Tassotti è già pronto a traghettare il Milan fino al termine del campionato. I giocatori, intanto, si sono accordati per evitare il confronto con Seedorf a proposito delle sue confidenze sull’insufficienza dell’organico a sua disposizione fatte al capo ultras Giancarlo Capelli. C’è il rischio che la squadra scenda in campo all’Olimpico scarica, sicuramente provata dopo una settimana difficile. Di obiettivi potabili non ce ne sono più. I rapporti fra Seedorf e il Milan sono complicati, difficili. Destinati a peggiorare definitivamente in caso di doppio kappaò contro Lazio e Fiorentina.

Fonte: Corriere dello Sport

Scritto da
Keivan Karimi