Saltano le panchine e cambiano gli allenatori, lui però sembra destinato a fare il terzo incomodo. Almeno per il mo mento. Nel giorno del confronto con Galliani e del conseguente commissariamento, Clarence Seedorf si è trovato faccia a fac cia con Filippo Inzaghi, ovvero colui che sarebbe potuto essere al suo posto e che resta comun que un candidato forte per la successione. Corsi e ricorsi: era già accaduto un anno e mezzo fa con Allegri, nei giorni burrasco si dell’inizio del suo terzo man dato. L’occasione era stata anche in quel caso un confronto tra il tecnico della prima squa dra e quelli delle giovanili, ma il faccia a faccia era finito in lite. Stavolta invece ci sono stati solo sorrisi e strette di mano, nonostante il momento sia an cora più delicato.
Pippo ieri Rapporti cordiali mattina ha assistito all’allena mento dei grandi insieme a tutti gli altri tecnici del settore giova nile. Poi ha pranzato con tutti gli altri insieme a Seedorf nella sa la del camino e ha partecipato alla riunione tecnica sulle meto dologie d’allenamento. I due si sono salutati ma non hanno avuto occasione di parlare a quattr’occhi. Con Allegri c’era ruggine per via del trattamento ricevuto nel suo ultimo anno da giocatore, con l’ex compagno in vece i rapporti sono sempre stati buoni. Clarence però sa che In zaghi è una figura ingombrante, perché è stato allenatore del Mi lan per una notte (prima che Berlusconi decidesse di puntare su di lui) e perché resta il pri mo della lista per guidare la truppa la prossima stagione (gli altri sono Spalletti, Donadoni e Prandelli).
Pippo Pupillo di Galliani non ha fretta e vive con se renità questa fase di ap prendistato: ha passato una vita in campo ad atten dere il pallone giusto da spingere in rete, sa che cosa significhi farsi trovare pron to. Lui adesso è concentrato solo sulla Primavera: dopo il successo nel torneo di Viareggio pensa allo scudetto, poi a giugno tirerà le somme. An che lui, come Seedorf, ha altri due anni e mezzo di contratto, però al contrario di Clarence ha sempre avuto un rapporto spe ciale con Galliani, suo sponsor principale, che ora pare aver riconquistato una posizione di forza. Se, nonostante l’addio di Seedorf, il Milan — scottato dall’esperimento con l’olandese — dovesse optare per un allena tore più navigato, ritenendo in sufficienti i due anni di gavetta di Pippo con le giovanili rossonere, allora per Galliani diven terà difficile trattenere il suo pupillo, come ha fatto a genna io quando lo voleva il Sassuolo.
Anche Inzaghi oggi volerà a Roma, ma per motivi familiari (battesimo e cresima dei due ni potini, i figli di Simone). Sarà una domenica di festa. Non è lui quello sotto esame.
Fonte: Hasport