Il 26 marzo potrebbe essere la data limite per Clarence Seedorf, il 10 aprile è la data limite per la presentazione delle liste per le elezioni europee, e anche questo rischia di diventare un giorno importante per l’organizzazione futura rossonera, tanto quanto quello di Fiorentina-Milan. C’è una grande pressione sui figli di Berlusconi perché accettino l’eredità del padre in politica e pare che piano piano Barbara Berlusconi stia prendendo in considerazione l’ipotesi di essere lei a raccogliere l’invito. Marina non ritiene di dover abbandonare lo scettro finanziario, Pier Silvio ha già detto di sentirsi più utile nell’azienda Mediaset, ora tocca a Barbara. Un incarico da parlamentare europea non la metterebbe fuori gioco nel Milan, ma certo darebbe nuovo vigore al ruolo operativo di Adriano Galliani nel club. E questo forse sistemerebbe molte cose.
Tentazione Per inclinazioni e curriculum scolastico, la prima dei figli di Veronica Lario è probabilmente la più adatta a una carriera politica. E’ vero che è sempre rimasta nell’ombra nel Milan, e questo porta molti a ritenerla inadatta a un ruolo da parlamentare, ma Barbara già in passato ha stupito con le sue accelerazioni. Per ora dal suo entourage non provengono segnali certissimi, ma la situazione è fluida, e anche i dirigenti del Milan la seguono con attenzione. La fresca intesa di Barbara e Adriano Galliani sull’affare Seedorf potrebbe avere un senso speciale: probabilmente adesso nessuno dei due si sente più minacciato dall’altro, e forse Barbara potrebbe permettersi un incarico molto importante che limiterebbe la sua presenza attiva nel club, ma non per questo la farebbe scivolare di nuovo al gradino di semplice «figlia di». Insomma, Barbara in politica come messaggera del padre potrebbe piacere a Silvio, ma anche a Adriano Galliani, che ritroverebbe spazi operativi rosicchiati nei giorni più difficili del suo rapporto con l’altro amministratore delegato. Si potrebbe creare un nuovo equilibrio, questa volta molto stabile: la cena di martedì ad Arcore in questo caso potrebbe essere definita davvero come l’inizio di una nuova era.
Progetti Nel frattempo, però, Barbara resta l’amministratore delegato a un settore commerciale che avrà bisogno di un’ampia ristrutturazione. Il 19 maggio è prevista l’inaugurazione della nuova sede alla quale la Dottoressa, come la chiamano in via Aldo Rossi, tiene moltissimo, ma che è soltanto il prologo all’attività necessaria nella prossima stagione. Con la squadra presumibilmente fuori da tutte le coppe europee, incrementare il fatturato commerciale sarà molto difficile, ma è questo il compito che la figlia di Berlusconi si è autoassegnata.
Nel nome del padre Barbara è entusiasta della possibilità di creare un modello aggiornato nel settore commerciale del Milan, ma anche il richiamo della politica sembra ormai forte. La figlia di Silvio e Veronica è estroversa e indipendente, però l’unica volta che il padre le ha chiesto di fare un passo indietro per poter ricucire con Galliani non ha esitato, e se il padre le chiedesse di fare un passo laterale e avviarsi verso Bruxelles difficilmente direbbe no. Tanto, le acque del Milan sono già state smosse, e questo era il suo obiettivo quando per la prima volta ha fatto conoscere le sue idee, quattro mesi fa: con Barbara a Bruxelles, il Milan non tornerebbe comunque indietro, ma troverebbe un nuovo equilibrio. Nelle stanze del comando resterebbe un Galliani tonificato dalle decisioni collegiali degli ultimi giorni, con un nuovo direttore sportivo. Ma anche per questo c’è tempo. Ora ci sono due date da aspettare: il 26 marzo e il 10 aprile. Dopo si saprà qualcosa di più del Milan che verrà.
Fonte: Gasport