Massimo Agostini, ex giocatore del Milan, ha spiegato la situazione rossonera ai microfoni di Milannews.it.
Massimo Agostini, hai avuto modo di giocare nel Milan stellare di Sacchi. Dispiace vedere una squadra come quella di oggi così lontana: “Eravamo una rosa di 28 giocatori, di cui 16-18 di grande livello e un gruppo di giovani ragazzi che potevano star bene in quella rosa. Circa questo Milan ha ragione Paolo Maldini: dispiace vedere svanire tutto quanto fatto negli ultimi dieci anni. Si dice che manca il denaro, va bene. Ma, come ribadito da Maldini, è ora di finirla di farsi scegliere i giocatori dal solito procuratore e non pensare di avere uno scouting in giro e una rete di osservatori. Anche la moda degli svincolati: il Milan ha fatto delle cose a livello di mercato non all’altezza di una squadra che è la più titolata al mondo. Viene spesso ricordato questo concetto, ma non viviamo più di ricordi, viviamo nel presente e stiamo lottando in decima posizione”.
Un cambio generazionale che non è avvenuto: “Si parlava di un modello dove dovevano crescere i giovani, ma ce ne sono pochi che giocano. Per giunta De Sciglio sta fuori, El Shaarawy idem e con Seedorf ancora non ha visto il campo. Idem Cristante, che dopo l’infortunio non ha più giocato. In più a gennaio anziché i giovani sono stati presi giocatori come Essien che ha 32 anni e vista la presenza di Essien non so l’utilità. Come fai a parlare di modello giovani se poi sono questi gli acquisti?”.
Come valuti Seedorf? È vero che i grandi giocatori faticano a essere grandi giocatori? “Non è detto, ci sono gli esempi di Mancini, Guardiola, Rijkaard. Il problema semmai è che se il Milan voleva prendere Seedorf dovevano prenderlo a giugno”.
Come fare con la situazione Allegri? “L’ideale era chiudere la stagione con Pippo Inzaghi che affiancato da Mauro Tassotti avrebbe formato una buona sinergia. Se poi la proprietà voleva Seedorf si partiva a giugno da zero col mercato fatto apposta e con una preparazione fatta e uno staff scelto dal tecnico. Quel che vediamo ora è un Seedorf che dati alla mano ha fatto peggio di Allegri”.