Intervistato da lazionews.eu, Massimo Oddo, ex terzino di Milan e Lazio, ha parlato della sfida di domenica tra rossoneri e biancocelesti all’Olimpico: “Sarà una partita tra due ottime squadre: la Lazio vive un momento positivo, il Milan, invece, vive un momento estremamente negativo. Credo che il fattore campo conterà molto, altrettanto l’aspetto mentale ecco perché vedo la Lazio favorita. Di fronte, comunque, avrà una squadra che al di là dei risultati ha un ottimo organico e tutti si aspettano una prova di grande orgoglio per ribaltare questo momento negativo che sta attraversando. Le contestazioni delle due tifoserie? La spinta del pubblico conta tantissimo, lo dico da ex calciatore, da giocatore che scendeva in campo e sentiva il pubblico che ci incitava. Il pubblico è davvero il dodicesimo uomo in campo, su questo non ci sono dubbi. Se i tifosi ci concentreranno sono sulla contestazione ovviamente questa spinta verrà meno e sarà una mancanza per i giocatori in campo. Ma è anche vero che non è la squadra a essere contestata e la pressione che sentiranno i giocatori del Milan sarà superiore a quella che sentiranno i biancocelesti. Questo è fuori da ogni dubbio”.
Dove la Lazio può fare più male al Milan e dove i rossoneri possono mettere in difficoltà la Lazio? Dove si deciderà la partita? “Il Milan, in questo momento con questo tipo di gioco che ha, dimostra di possedere poco equilibrio in determinati momenti della partita. La mano di Seedorf si vede perché pressa alto, ha una chiara impostazione di gioco, ha un chiaro modulo e la squadra regge fino a che ha una determinata condizione fisica. Il problema è che quando la squadra inizia ad allungarsi, quando comincia a sentire la stanchezza, non riesce a pressare alto e non avendo questo grande equilibrio comincia a soffrire. Il Milan quando riesce ad essere corto fa grandi gare, quando viene meno la condizione fisica diventa traballante e inizia a soffrire la fase difensiva, non per demerito dei difensori. Credo che la Lazio debba disputare una partita più attendista perché all’inizio il Milan va molto bene ma viene meno nella ripresa quando cala la condizione. Ed è lì che la Lazio, con i suoi giocatori dotati di grandi qualità nelle ripartenze, penso a Lulic, Keita, Candreva e lo stesso Klose, può fare la differenza. I rossoneri, dal canto loro, devono fare il contrario e soprattutto all’inizio possono far male con le qualità dei singoli. È giusto sottolineare che avrebbe potuto raccogliere di più in questi primi tempi delle ultime partite e che è stato anche molto sfortunato”.
La classifica della Seria A si era accorciata molto in pochissimo tempo, ora le distanze si fanno più nette. L’Europa League è un obiettivo realistico per le due squadre? “Per la Lazio è più facile, essere a 5 punti dal Parma è un contro, essere a 11, come il Milan, è un altro. Il problema è che non mancano tante partite e il Milan deve vincerne almeno 3 in più delle rivali e sperare che perdano punti. È molto difficile anche perché le squadre che le sono davanti, stanno bene e giocano bene, basta guardare il Parma e anche il Verona. In più il Milan ha un altro aspetto di difficoltà: ha la Lazio davanti che è una squadra altamente competitiva e darà fastidio al Parma e sarà difficile recuperare i biancocelesti, ma questo dipenderà anche dalla partita di domenica”.
Redazione Milanlive.it