Dopo l’umiliazione di Madrid, arriva un’altra batosta per il Milan. Questa volta in campionato di fronte al pubblico fischiante di San Siro e contro il Parma di Roberto Donadoni. Un 4-2 che peggiora ulteriormente una situazione già di crisi e che non lascia intravedere spiragli di luce in fondo al tunnel.
Partita compromessa dopo neanche 5 minuti con l’espulsione di Abbiati, figlia di un’uscita sconsiderata del portiere stesso e di una difesa che si è fatta perforare in maniera ridicola. Dopo la doppietta di Cassano, la squadra era riuscita sorprendentemente ad avere una reazione e a pareggiare con Rami e Balotelli. Il sogno di una clamorosa vittoria in rimonta è durato però pochi minuti, perché Amauri ci ha riportati con i piedi per terra segnando un pregevole goal di tacco. Per la squadra di Seedorf è stata una mazzata tremenda sul piano mentale e nel recupero è arrivata la doccia gelata con la segnatura di Biabiany. Così nel giro di sei giorni il Milan è riuscito a subire la bellezza di 8 goal contro Atletico Madrid e Parma. Cifre che imbarazzano davvero.
Ad imbarazzare, oltre alle prestazioni della squadra, è soprattutto il comportamento della società. Adriano Galliani nel corso della partita di oggi ha lasciato la tribuna ed ha abbandonato successivamente lo stadio dopo le 18 senza rilasciare dichiarazioni e senza metterci la faccia in questa ennesima disfatta del Milan. Non è comunque la prima volta che l’amministratore delegato assume tale comportamento.
Silvio Berlusconi oggi ha deciso direttamente di non presentarsi a San Siro. Non è una novità, soprattutto per il presidente onorario e proprietario del club che ormai ha palesemente fatto capire di non essere interessato al Milan e di non volerci mettere assolutamente la faccia. La figlia Barbara, invece, pare fosse presente per incontrare degli sponsor ed avrebbe assistito al match da uno Sky Box.
I fatti parlano chiaro: la stagione è fallimentare e non c’è ombra di progetti seri di rilancio che possano riportare il Milan ad essere competitivo. I tifosi milanisti sono stanchi delle chiacchere e delle prese in giro. Si meritano un Milan all’altezza del suo blasone e della sua storia. Se la proprietà Berlusconi non è interessata a mantenere il club ai vertici, passi la mano e lo ceda ad un soggetto che possa riportalo dove merita di stare.
Matteo Bellan