In Federcalcio era in programma la conferenza di presentazione del premio «Enzo Bearzot» a Carlo Ancelotti, ma il presidente federale Giancarlo Abete parla pure del futuro della Nazionale.
Si comincia dal c.t. «Sul rinnovo di Prandelli le situazioni sono chiarissime, c’è una posizione della Federazione che è proiettata al rafforzamento del rapporto con il c.t., a dare continuità a prescindere dal risultato di Brasile 2014, perché ovviamente bisogna fare una programmazione che vada al di là del singolo risultato». Ma Abete parla anche dello spinoso caso Balotelli. «Non penso che in questo momento il problema sia legato agli atteggiamenti. Anche in alcune partite recenti, il problema si è legato all’aspettativa di un contributo maggiore in termini di capacità di incidere sulla partita». E sulle scelte che dovrà fare Prandelli per il Brasile aggiunge: «Su questo versante il c.t. sta stimolando tutti perché poche persone hanno la garanzia di Brasile 2014. Mancano pochi mesi, bisogna dare il massimo e arrivarci con condizione, spirito e concentrazione giusti. Poi il mister farà le sue scelte quando sarà il momento, questo vale per tutti. Poi c’è Buffon che fa storia a sé».
Premio ad Ancelotti E per tornare al Premio voluto dalle Acli e che sarà consegnato il 27 maggio al Salone d’onore del Coni nel corso di una puntata speciale del Processo del Lunedì, la motivazione spiega che le qualità di Ancelotti avvicinano «il tecnico di Reggiolo alla figura dell’allenatore che lo fece esordire in Nazionale il 6 gennaio del 1981: proprio Enzo Bearzot».
Fonte: Gasport