Alessandro Nesta, ex difensore rossonero, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport per commentate l’umiliante eliminazione del Milan dalla Champions League per mano dell’Atletico Madrid ed il momento del club di via Aldo Rossi “E’ stata un’eliminazione pesante, figlia di un cambiamento generazionale che non è riuscito e di scelte sbagliate. Questo non è il mio Milan. Non è quel club che poteva spendere e pensare in grande. Oggi le risorse non ci sono ed il campo risponde di conseguenza. Per il Milan e per tutto il calcio italiano“.
Nello specifico sull’arretratezza del calcio italiano ha spiegato: “Negli anni d’oro i presidenti non hanno provveduto ad investire nei settori giovanili. Le società non si preoccupavano di sballare i conti, perché tanto c’era la banca di turno o l’azienda di famiglia che arrivava in soccorso. L’economia italiana lo permetteva. Adesso non è più così ed i conti del calcio restano in rosso. E quando non lo sono, non si riesce quasi mai a far combaciare l’aspetto economico con quello sportivo. Nessuno è abituato a farlo. Negli Usa, invece, è la regola“.
Redazione Milanlive.it
