Martedì sera l’ AC Milan è stato umiliato dall’Atletico Madrid al Vicente Calderon e sbattuto fuori dalla Champions League. In campo si è notata la differenza tra una squadra creata con logica, quella spagnola, ed una invece costruita raccattando qua e là giocatori sul mercato Milan, quella rossonera.
L’Atletico Madrid con un fatturato che è meno della metà di quello del Milan ha dimostrato che si può assemblare una grande squadra anche con una programmazione seria ed idee valide, non solo attraverso le vagonate di milioni del ricco proprietario di turno. Adriano Galliani ha spesso motivato la mancanza di competitività del Milan appellandosi alla differenza di fatturato nei confronti di club come Real Madrid, Barcellona, Manchester United ecc. Questa giustificazione, però, non può valere nei confronti dei Colchoneros. E’ pertanto evidente che in questi anni l’amministratore delegato ha operato male sul mercato, sperperando soldi in giocatori inadeguati e difficili da cedere per via dei loro alti ingaggi.
Un altro colpevole di questa situazione è senza dubbio Silvio Berlusconi. Spesso il suo nome viene dimenticato, perché ormai negli ambienti di Milanello e di San Siro non lo si vede più e quindi ci si scorda pure che è lui il proprietario del club. Una situazione degna della trasmissione Chi l’ha visto?.Il ridimensionamento del Milan è stato ordinato da lui e le operazioni di mercato di Galliani le ha avvallate lui stesso. Ci viene difficile pensare che l’amministratore delegato agisca all’oscuro della proprietà. Anzi, è stato Galliani stesso a dire che le operazioni di mercato sono concordate con il presidente .
Berlusconi e Galliani dovrebbero metterci la faccia ed assumersi le loro responsabilità per la fallimentare stagione del Milan. Del club che in Europa anni fa terrorizzava tutte le avversarie sono rimasti solo il nome, i colori della maglia e tanti bei ricordi.
Matteo Bellan